Finisce in semifinale e dopo un’ora e 6 minuti la grande cavalcata di Jannick Sinner al torneo Atp 250 di Anversa: Stan Wawrinka vince in due set con il punteggio di 6-3, 6-2, ma non si può che applaudire il 18enne altoatesino che in particolare all’inizio del primo set mette in difficoltà un avversario ben più esperto. Poi le due palle break concesse all’elvetico di fatto chiudono la partita. A Mosca, sempre in semifinale, termina anche l’avventura di Andreas Seppi, sconfitto 6-3, 6-4 dal francese Adrian Mannarino.
Rimane una settimana indimenticabile, e da record: quella della prima semifinale nel circuito professionistico a 18 anni, due mesi e tre giorni. Difficile chiedere di più a Jannik Sinner, prodigio del tennis azzurro che ha tenuto l'intera Italia con il fiato sospeso per giorni, dando la sensazione che la favola potesse non finire mai. E invece si interrompe di fronte a Stan Wawrinka, lo stesso avversario che lo aveva sconfitto a New York nel debutto agli Us Open 2019, un professionista che frequenta il circuito Atp dal 2002. Jannik, intanto, aveva un anno d'età. Questo aiuta a capire quanto questa esperienza, pur conclusa con una netta sconfitta, possa far crescere un ragazzo che aveva iniziato la stagione nella posizione 546 del mondo e che saluta il Belgio ai margini della top 100. Sinner approccia la partita come meglio non potrebbe: prendendosi il break già nel primissimo game e costringendo un Wawrinka decisamente contratto a tre falli. Tutto procede a meraviglia con un veloce 2-0, ma la partita cambia improvvisamente nel quarto game: lo svizzero ritrova lucidità e chiude il controbreak al terzo tentativo, con un bolide di dritto che ristabilisce le gerarchie sul cemento di Anversa. La botta fa più male di quanto sembri, e Sinner fatica a reagire: nel game successivo non strappa nemmeno un punto al suo avversario, che quindi si prende un altro break.
Il 18enne di San Candido tenta una reazione che gli permette di prendersi un altro game, ma il secondo set diventa una montagna troppo impervia da scalare: si parte con un servizio perso, con l'azzurro che annulla tre palle break ma si deve arrendere alla quarta. Wawrinka controlla a piacimento, ma al quarto game ha un momento di flessione che Jannik per poco non sfrutta: dopo un doppio fallo, infatti, l'azzurro ha la possibilità del controbreak, ma lo svizzero ritrova la concentrazione e la annulla. Qui di fatto finisce la partita: nei tre giochi conclusivi Sinner porta a casa un solo punticino, quindi saluta il torneo che lo ha consegnato al grande tennis. E si porta a casa anche l'applauso del suo avversario Wawrinka, forse il più grande attestato di ciò che il mondo ha già capito: in Belgio si è rivelato a tutti un campioncino.
Termina a Mosca anche l’avventura di Andreas Seppi, sempre in semifinale. Esattamente come un anno fa. Adrian Mannarino riesce a sorprendere il sudtirolese in occasione del suo primo turno di servizio al secondo game e a conquistare il primo break della gara; il francese poi ostenta una notevole sicurezza nella gestione dei propri game di battuta, tanto da conservare il vantaggio indisturbato fino alla vittoria del parziale per 6-3. Nel secondo set Seppi si dimostra nel complesso più falloso, oltre a risultare troppo altalenante al servizio. Così il suo avversario si avvantaggia nel punteggio già in apertura. Il bolzanino, nonostante migliori il proprio rendimento al servizio, non è in grado di insidiare durante i turni di risposta Mannarino, che serve per il match e viene a capo dell’ultimo game con la sua consueta sicurezza, qualificandosi così per la finale della Kremlin Cup, dove affronterà uno tra Rublev e Cilic.