A Yokohama l’Inghilterra sfodera una prestazione straripante ed efficace. In meta con Tuilagi nel primissimo minuto di gioco, poi All Blacks messi sotto per larghissima parte del match. Difesa mostruosa del XV allenato da Eddie Jones che chiude il match con un risultato che sta stretto ai britannici. Domani mattina, alle 10 ore italiane, l’altra semifinale Galles-Sudafrica.
Haka da una parte, inglesi che si dispongono a “V” per circondarla e i tantissimi che cantano “Swing low, swing chariot”: inizia così quella che è un po’ la finale anticipata di questo torneo iridato. Pronti, via e l’Inghilterra è una furia devastante e dopo poco più di un minuto arriva la meta di Manu Tuilagi al termine di un’azione in cui la difesa All Blacks viene letteralmente travolta. Ford converte e si va subito sul 7 a 0. Prima fase della gara a ritmi elevatissimi, che calano davvero di poco con il passare dei minuti. Inghilterra brava a rifiatare e a non far giocare gli avversari che soffrono tantissimi nei primi 8 uomini. Inerzia che rimane tutta in mano al XV in maglia bianca, con i neozelandesi che riescono a mettere piede nei 22 metri avversari solo al 16’. Al 25’ Underhill marca quella che sarebbe stata una meritata seconda meta inglese, ma c’è un velo e viene quindi (correttamente) annullata. Al 27’ prima vera fiammata dei tutti neri che penetrano in profondità nella metà campo avversaria con una iniziativa di Scott Barrett ma la retroguardia inglese ferma tutto.
Al 32’ tentativo fallito di drop da parte di Ford. All Blacks che cercano di risalire il campo ma la difesa inglese è efficacissima. Al 39’ punizione di Ford che centra i pali: si va al riposo sul 10 a 0 per gli inglesi, risultato che sta stretto agli uomini di Eddie Jones. Secondo tempo che vede l’Inghilterra andare a cercare di smuovere subito il tabellone con una punizione da oltre metà campo ma Daly non è preciso. Nuova Zelanda che prova a costruire ma i campioni del mondo uscenti sono imprecisi e nervosi mentre i britannici hanno letteralmente la bava alla bocca e al 45’ Ben Youngs trova una meritatissima seconda meta in uscita da una maul avanzante ma la marcatura viene annullata per un avanti discutibile. Inghilterra che va sul 13 a 0 al 49’ con una punizione di Ford. Si gioca praticamente solo nella metà campo inglese ma al 56’ c’è una fiammata All Blacks con Reece che cerca di sfondare lungo l’out destro: sullo sviluppo della touche la Nuova Zelanda trova la meta con Ardie Savea. Mounga trasforma e tabellone che ora dice 13 a 7. Immediata reazione inglese che al 62’ tornano oltre il break con una punizione di Ford e che non sembrano aver incassato nel morale la marcatura avversaria. Ford che al 69’ trova altri 3 punti e non bissa al 77’. Nuova Zelanda che si butta avanti con disperazione e poca lucidità, Inghilterra che oppone una difesa semplicemente mostruosa e una concentrazione feroce. Finisce così, 19 a 7. Inghilterra in finale con merito, All Blacks piegati e impotenti per quasi tutti gli 80 minuti.
IL TABELLINO
Inghilterra-Nuova Zelanda 19-7
Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Anthony Watson, 13 Manu Tuilagi, 12 Owen Farrell (c), 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Sam Underhill, 6 Tom Curry, 5 Courtney Lawes, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Dan Cole, 19 George Kruis, 20 Mark Wilson, 21 Willi Heinz, 22 Henry Slade, 23 Jonathan Joseph Marcatori
Mete: Manu Tuilagi (1’)
Conversioni: Ford (2’)
Punizioni: Ford (39’, 49’, 62’, 69’)
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Jack Goodhue, 12 Anton Lienert-Brown, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Ardie Savea, 6 Scott Barrett, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Cody Taylor, 1 Joe Moody A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Angus Ta’avao, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Sam Cane, 21 TJ Perenara, 22 Sonny Bill Williams, 23 Jordie Barrett Marcatori
Mete: Savea (58’)
Conversioni: Mounga (59’)
Punizioni: -