Lorenzo Dalla Porta è campione del mondo in Moto3, il primo italiano a riuscirci da quando la categoria ha sostituito la 125. Il pratese della Honda Leopard si prende gara e titolo a Phillip Island (Australia), sfruttando la caduta di Aron Canet, il suo più diretto inseguitore, nelle fasi iniziali. Nella solita bagarre finale, Dalla Porta precede il compagno di squadra Marcos Ramirez e la Ktm di Albert Arenas.
La costanza è una particolare declinazione dei concetti di forza e competitività. Nel caso di Lorenzo Dalla Porta, vanno di pari passo e marciano verso il primo titolo italiano in Moto 3. La categoria, nata nel 2012 in sostituzione della 125, aveva subìto il dominio spagnolo, rappresentato negli ultimi due anni da Joan Mir e Jorge Martin. Un altro spagnolo, Aron Canet, ha provato a dare battaglia a Dalla Porta, ma, appunto, è stato meno costante. Terzo “zero” consecutivo, il quarto nelle ultime cinque gare, per l'alfiere della Ktm di Max Biaggi. E, quando mancano 21 giri alla bandiera a scacchi, Dalla Porta realizza di essere a soli tre punti dal sogno. Ma il pratese non è tipo da accontentarsi, e oltre al titolo si prende la gara, regolando in volata il compagno di squadra Marcos Ramirez e la Ktm di Albert Arenas. Quarto Tatsuki Suzuki (Honda), davanti a John McPhee. Tony Arbolino chiude al nono posto davanti agli altri azzurri Stefano Nepa, Dennis Foggia e Romano Fenati. Poi la festa per Dalla Porta, il primo italiano a trionfare nelle piccole cilindrate dai tempi di Andrea Dovizioso, che vinse la 125 nel 2004.
DALLA PORTA: "UN SOGNO DEDICATO A MIA NONNA NICOLETTA"
"E' veramente incredibile. Non ci credo ancora. Quando ho visto Canet cadere, mi sono detto: provo a vincere. Pensavo che fosse bello, ma è ancora più bello. Ancora non me ne rendo conto, ci dormo su stanotte, devo metabolizzare e domattina capirò che sono campione del mondo... Vincere gara e campionato nello stesso giorno è fantastico. E' servito tanto lavoro per arrivare a questo successo, che ci ripaga di tutti gli sforzi. Non riesco ancora a credere a quello che ho fatto. Lo dedico a mia nonnna Nicoletta che non c'è più: era speciale, per tutta la vita mi ha appoggiato, così come mio padre, Abbiamo fatto una lunga strada per arrivare fino a qui, tanta fatica, tanti momenti di sofferenza. Ma ci ho creduto, lui a volte ancora più di me. E' bello essere qui a condividere tutta questa emozione", le prime parole di Dalla Porta.