IL SORPASSO

Ronaldo scavalca Van Dijk e prenota il sesto Pallone d'oro  

Dalla Francia: il portoghese favorito. Cena con una delegazione di France Football

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Cristiano Ronaldo si prepara alla conquista del suo sesto Pallone d’oro. Dalla Francia arrivano sempre più insistenti le voci che vedono l’asso portoghese della Juve in vantaggio su Van Dijk e Messi per il premio, che verrà assegnato il 2 dicembre a Parigi. Oltre a contatti frequenti nelle ultime settimane tra CR7 e il Comitato del Pallone d’oro numero 64, l’attaccante bianconero avrebbe ricevuto una delegazione di France Football per un’intervista e a Torino ci sarebbe stata anche una cena con la delegazione stessa, alla presenza del ds della Juve Fabio Paratici.

CR7 avrebbe scavalcato il difensore del Liverpool, dato ancora per favorito dalle agenzie di scommesse, anche grazie al traguardo superato dei 700 gol in carriera. Traguardo che si aggiunge ai tre titoli conquistati: scudetto e Supercoppa nel suo primo anno di Juve (suoi i gol bianconeri negli scontri a eliminazione diretta in Champions League contro Atletico e Ajax) e la Nations League con il Portogallo proprio sull’Olanda di Van Dijk.

Per Cristiano Ronaldo, che succederebbe al croato del Real Madrid Luka Modric, escluso dai 30 finalisti di quest'anno,  sarebbe il sesto Pallone d’oro dopo quelli conquistati nel 2008, 2013, 2014, 2016 e 2017. Un riconoscimento che gli consentirebbe di scavalcare l'eterno rivale Leo Messi (5). 

Pallone d'Oro, ecco i 30 candidati

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L'INTERVISTA DI CRISTIANO RONALDO A FRANCE FOOTBALL

"Il mio obiettivo è di restare giovane man mano che invecchio così da mantenermi competitivo. Quanti come me sono i giocatori che si esibiscono alla mia stessa età, in una squadra come la Juventus?". Sono questi gli stralci di una intervista che Cristiano Ronaldo ha rilasciato al settimanale sportivo francese 'France Football'. "All'età di 19-20 anni, ho capito che il calcio era questione di numeri, titoli, record e obiettivi - ha proseguito - La rivalità con Messi? Essere uno di fronte all'altro in Spagna ci ha permesso di essere migliori, più efficienti... Da un certo punto di vista è stata una sana rivalità". Sugli ingredienti necessari per essere un marcatore prolifico: "Primo, il talento. Senza quello non puoi fare molto. Dopo, il talento senza lavoro è inutile. Nulla cade dal cielo. Non sarei mai arrivato dove sono senza la mia forza lavoro".