Non c’è bisogno nemmeno di troppi sforzi per la pronuncia, perché si sente italiano e come tale vuole essere chiamato: Uìlli Gnònto. Pazienza se poi all’anagrafe si chiama Degnand Wilfried Gnonto. L’importante è che stia trascinando l’Italia al Mondiale Under 17 che si sta disputando in Brasile: 2 gol e un assist nella partita d’esordio contro le Isole Salomone, pur giocando sotto età rispetto alla maggioranza dei ragazzi iscritti alla manifestazione. È il secondo gioiello che il settore giovanile dell’Inter porta alla ribalta del grande calcio in pochi giorni. Dopo Sebastiano Esposito, grande protagonista in Champions League contro il Borussia Dortmund, ecco ora Gnonto, una specie di debito saldato da parte del club nerazzurro dopo aver comunicato alla Figc di voler trattenere proprio Esposito per ovviare alla carenza di attaccanti nella rosa di Conte.
INTERISTA DA SEMPRE
Abituati alle facili ironie sui giocatori giovani provenienti da Federazioni extraeuropee, su Willy il dubbio viene immediatamente fugato. L’origine della famiglia è la Costa d’Avorio, ma il ragazzo è nato a Verbania il 5 novembre del 2003 ed è entrato nel pianeta Inter giovanissimo, nella categoria Pulcini. La struttura fisica non alimenta ulteriori dubbi, perché con 1,65 è uno dei più bassi della Nazionale azzurra ed è un destino che si trascina da sempre. Gambe corte ma frequenza straordinaria nella corsa: questa è la sua arma vincente. Qualcuno lo ha ribattezzato “il latinista del gol” perché frequenta il liceo classico e pare abbia un ottimo rendimento in latino. Nella vita di tutti i giorni è un ragazzo disponibile e socievole, amico di tutti, con un solo limite caratteriale: in campo deve imparare a controllarsi un po’ di più nei momenti in cui la tensione agonistica inizia a salire.
PRATICAMENTE IMMARCABILE
Nella passata stagione ha suddiviso il suo tempo tra l’Inter Under 16 e Under 17, segnando una media molto prossima a un gol a partita. È un destro naturale, può giocare sia da ala destra classica che da ala sinistra, con una predisposizione naturale per quest’ultimo ruolo. Il suo limite tecnico è un ceto egoismo, ma nell’esordio al Mondiale Under 17 ha dimostrato che sa essere anche altruista. Specialità della casa è l’uno contro uno, dal quale esce spesso vincitore con tanto di mal di testa per i difensori avversari. Ma forse il dato atletico più significativo di Gnònto è relativo alla resistenza: pur avendo uno stile di gioco basato sui continui strappi e sulle accelerazioni fulminanti, arriva a fine gara con la stessa freschezza che mette in mostra all’inizio. Certo è difficile valutare un ragazzo a 16 anni, soprattutto con una struttura fisica così particolare, però intanto Willy gioca. E segna, per l’Inter e per l’Italia.