Nell'attesa che arrivi il giorno di Eto'o, di cui si sono perse le tracce - a Milano? a Roma? a Genova? Chissà... - all'indomani dell'accordo tra Everton e Samp, a Bogliasco è stato il giorno di quattro nuovi arrivi: Coda, Correa, Frison e Muriel. Presentati, manco a dirlo, dal presidentissimo Massimo Ferrero: "Godetevi queste quattro perle - ha detto - domenica ne arriverà un altro. Eto'o? Ora lo chiamiamo e vediamo dov'è".
Eto'o è atteso sabato a Roma per i test, mentre domenica mattina è prevista la firma del contratto: nel pomeriggio sarà allo stadio per assistere a Sampdoria-Palermo. "Per me è un orgoglio essere il presidente della Sampdoria - ha continuato Ferrero -. Ho preso questa società ormai sei mesi fa, e siamo un'azienda solida. Abbiamo giocato un grande girone di andata senza che ci fosse regalato nulla e senza regalare nulla, anzi perdendo, forse, qualcosa. Per questo devo dire grazie ai miei ragazzi e soprattutto non mi dimenticherò mai di ringraziare Sinisa Mihajlovic". Poi di nuovo sotto con i suoi gioielli: "Godetevi queste quattro perle, domani, forse, ne arriverà un altro. Anzi no, domani non arriva nessuno". Immediato il pensiero a Eto'o? "Posso solo dirvi che sono un presidente operaio, che gira con l'elmetto giallo e i guanti da lavoro: mai avrei pensato che si lavorasse tanto nel calcio. Ripeto, dico alle famiglie che domenica devono andare allo stadio perché ci sarà una grande sorpresa: Eto'o". E ancora: "Sapete una cosa? Il derby di andata lo abbiamo vinto; in attesa di quello di ritorno, il derby di oggi intanto lo vinciamo di nuovo noi, 4-1. Se questa è una Samp da Champions? Di più".
LA COMMOZIONE DI MURIEL
Resta il tempo per le parole di Muriel, arrivato dopo una trattativa lunga e difficile: "Ci sono stati tanti momenti difficili, a volte mi dicevano che era fatta, poi che dovevo tornare. Alla fine siamo riusciti a finirla bene. Sono stato sul punto di piangere perché sentivo che non ce la facevo più. Sono contento di esserci, voglio ringraziare il mio procuratore e il presidente Ferrero perché mi hanno portato qui e hanno lottato. Ringrazio anche l'Udinese per questi anni in cui mi hanno insegnato tanto, i tifosi che mi hanno dato tanto sostegno".