Coni Abruzzo: "Intitolare stadio Adriatico anche a Galeone"

"Il legame tra Giovanni Galeone e Pescara è qualcosa di profondo e indissolubile, come è emerso in maniera evidente in questi giorni di grande commozione". Lo ha detto il presidente del Coni Abruzzo, Antonello Passacantando, esprimendo la propria posizione sulla proposta d' intitolare lo stadio Adriatico di Pescara, già dedicato al campione abruzzese di atletica leggera Giovanni Cornacchia, all'ex allenatore del Pescara calcio Giovanni Galeone che ha traghettato la squadra di calcio del capoluogo adriatico, per ben 2 volte, in serie A. Galeone è morto ad Udine il 2 novembre scorso, dopo una lunga malattia e dalla sua scomparsa è partita l'idea di ricordarlo intitolandogli lo stadio senza però dimenticare un altro grande personaggio che ha impresso il suo ricordo nella popolazione e scritto la storia dello sport abruzzese. "Non è stato solo un allenatore di straordinaria competenza, Galeone è anche un simbolo di calcio vero, di passione e di appartenenza. - ha aggiunto il presidente del Coni - La sua figura ha lasciato un'impronta indelebile nella storia sportiva della città e dell'intero Abruzzo. Al tempo stesso, ritengo importante mantenere vivo anche il nome di Giovanni Cornacchia, atleta e uomo di sport che ha dato lustro a Pescara e all'Abruzzo intero con i suoi successi nell'atletica leggera, rappresentando con orgoglio la nostra regione a livello nazionale e internazionale. Per questo la proposta che avanzo è quella di dedicare la parte dello stadio relativa alla pista e alle attività di atletica leggera a Giovanni Cornacchia, come già avviene oggi, mentre intitolare la parte calcistica, ovvero il campo di gioco, a Giovanni Galeone. In questo modo, due grandi figure che hanno scritto pagine importanti dello sport biancazzurro continuerebbero idealmente a condividere lo stesso spazio, come fecero nella vita professionale, quando Cornacchia curò la preparazione atletica del Pescara allenato proprio da Galeone - ha concluso - Sarebbe un gesto di grande equilibrio e sensibilità capace di unire due storie straordinarie che rappresentano, ciascuna nel proprio ambito, l'eccellenza sportiva della nostra terra".