Tutto come da copione: la favoritissima Argentina di Walter Perazzo mette le mani sul Sub20 sudamericano battendo per 2-1 la diretta rivale, l'Uruguay padrone di casa. A Montevideo, albiceleste campione grazie alla rimonta del Centenario: la squadra di Verzeri parte fortissimo con il vantaggio di Pereiro, ma si fa riagguantare dal pari di Driussi. Nel finale il destro di Angel Correa (miglior giocatore del torneo) manda in paradiso gli argentini.
Con l'Argentina che poteva accontentarsi di un pareggio, era l'Uruguay che doveva fare la partita: così è infatti, ed il Clasico rioplatense parte subito con il gol all' 8' di Gaston Pereiro, centrocampista del Nacional che sigla la sua quinta rete nel torneo. Gli argentini ruggiscono, e Guruceaga deve fare gli straordinari, fermando in due occasioni Giovanni Simeone ma arrendendosi al minuto 36 su incursione vincente di Driussi. Nella ripresa arriva la beffa per gli uruguaiani: 81', contropiede Argentina. Angel Correa danza in area, salta il difensore e con un tiro di punta anticipa l'uscita di Guruceaga, zittendo tutto il Centenario. Una storia a lieto fine quella del trequartista di proprietà dell'Atletico Madrid, che appena sei mesi fa a New York si fece rimuovere un tumore benigno al cuore. L'ex San Lorenzo viene eletto anche miglior giocatore del Sub20, con Giovanni Simeone, figlio del "Cholo", che può festeggiare il primato nella classifica cannonieri con nove reti complessive. Per l'attaccante del River Plate sembra già essere pronta la maglia dei colchoneros. Per l'Uruguay invece, continua la maledizione nel Sub20: la Celeste non vince la competizione dal 1981, e come nel 2003 permette agli argentini di vincere il titolo a Montevideo. Unica consolazione per i ragazzi di Verzeri, il pass conquistato per il Mondiale di categoria della prossima estate, in Nuova Zelanda (qualificazione in cassaforte anche per Colombia, Argentina e Brasile).
El esfuerzo y el trabajo tienen su recompensa hijo. Disfrútalo con tu equipo. pic.twitter.com/wpxhQt6d86
— Diego Pablo Simeone (@Simeone) 8 Febbraio 2015