VERSO TORINO-JUVENTUS

Juventus verso il derby, Sarri: "Sarà un Torino da battaglia. Pjanic? Non so se ce la fa"

Il tecnico bianconero: "Il derby non è mai una partita normale. Var? Le regole si rispettano, anche se  a volte non le capisco"

Primato in classifica riconquistato all'ultimo secondo e ora testa al derby contro un Torino ferito e per questo ancora più pericoloso: "Un derby non è mai una partita normale, anche se vale più per loro che per la Juventus - ha commentato Sarri in conferenza -, Mi aspetto un Toro da battaglia". La strategia del tecnico: "Dovremo spostare la sfida sui nostri binari". Sulle polemiche Var: "Le regole si rispettano, anche se a volte non le capisco".

LE PAROLE IN CONFERENZA

- Il derby aiuta la squadra a rimanere concentrata in questo tour de force?
Spero di sì. Il derby non è mai una partita completamente normale, anche se vale più per il Torino che per la Juventus. Ha un significato per i punti in palio, ma anche per qualcosa di diverso. Spero che questo match ci aiuti a non avere cali mentali.

- Come sta Pjanic?
Non lo so, ieri si è allenato a parte e ora è in corso la riunione tra preparatori e medici quindi non so se si allenerà o meno. Non so dirvi se giocherà o meno.

- Che significato dà a Superga?
Quando ero al Napoli siamo venuti a Torino per due o tre anni consecutivi a maggio, quindi pressapoco nei giorni della tragedia di Superga e mi sembrava doveroso andare a rendere omaggio a un mito dello sport. L'abbiamo fatto e molto volentieri. Lo ritenevo obbligatorio, perché la leggenda del Grande Torino è uno dei grandi miti dello sport italiano.

- Ha detto che in base ai suoi attaccanti è meglio giocare col trequartista: a cosa si riferiva?
Al fatto che Ronaldo è un attaccante che privilegia partire da centro sinistra, non proprio da attaccante esterno. Dybala dal centro destra, ma non da attaccante esterno. Quindi comunque sia avremmo sempre un attaccante non adatto al tridente puro. Quando ci sono loro due insieme in campo la soluzione migliore è con il trequartista.

- Che derby si aspetta?
Fa storia a sé a prescindere dalla forma. Mi aspetto un Torino con grandi motivazioni sia per l'ultimo risultato negativo sia perché il derby può dargli una carica emotiva importante. Mi aspetto un Toro da battaglia.

- Sarà una partita sporca da giocare?
Dovremo essere bravi ad avere l'obiettivo di mantenere la sfida sui nostri binari. Col Genoa siamo usciti bene caratterialmente, ma c'è stata tanta confusione.

- Un commento sull'utilizzo del Var dopo le recenti polemiche?
A me piace di più quando arbitrano gli arbitri in campo. Poi ci sono le regole, alcune di queste non condivisibili. Su quella del fallo di mano non ci capisco nulla, ma in questo momento è così e non è che nella vita si violano le regole solo perché non le si capiscono. Il Var andrebbe usato per errori macroscopici, ma lo stanno usando 4-5 volte a partita.

- Che derby sarà per Sarri?
A Londra i derby sono un po' meno sentiti, poi ce ne sono alcuni più sentiti come Chelsea-Tottenham. Cerco di viverla serenamente, ma so che non è una partita normale.

- Cosa pensa di Mazzarri?
Ci siamo incrociati poco in questi anni, ma è un allenatore che rispetto molto. A Napoli ha fatto benissimo, a Torino sta facendo molto bene perché non ci si può far condizionare da due partite, il ciclo che sta facendo in granata è importante. Io ho grande considerazione per Mazzarri e penso che sia d'accordo anche buona parte della tifoseria del Torino.

- Sarebbe favorevole a due chiamate al Var per panchina?
No, non mi basterebbero, sarei a rischio espulsione perché ne chiederei 7-8 a partita. A me piace quando l'arbitro fa l'arbitro, non quando usa un auricolare.

- Come spiega le difficoltà contro Lecce e Genoa?
Mi sto facendo delle domande, ma non è un problema fisico. Contro il Lecce abbiamo fatto 4 km in più dell'avversario, contro il Genoa sei. Se avessi le risposte avrei già risolto la questione, vediamo se le trovo nei prossimi giorni.

- Cosa l'ha convinta a credere in Higuain quando tutti volevano cederlo?
Gonzalo è un grandissimo giocatore. Ha passato un anno difficile, ma questa estate l'ho visto a un livello di motivazione non comune. Certi discorsi fatti da lui a Londra che mi erano piaciuti poco, li ho trovati completamente ribaltati, segnale che nella sua mente qualcosa è cambiato. Quando Higuain ha grandi motivazioni è un giocatore importantissimo.

- Ramsey come sta? Può tornare titolare?
L'ho visto bene considerando quanto poco si è allenato con noi. Non so quanta autonomia abbiai in partita.

- Chi è il vice Alex Sandro quando il brasiliano riposerà?
Dipende dalla partita, in allenamento ho provato più volte De Sciglio a sinistra rispetto a Danilo.

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