Parma, Leonardi si dimette dal Cda

Il dirigente dei ducali: "Resterò soltanto direttore generale del club"

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Pietro Leonardi lascia il Cda del Parma Calcio. Lo ha annunciato il diretto interessato in una conferenza stampa. "Dopo l'arrivo di questa nuova proprietà, ho deciso di dimettermi dal Cda - ha spiegato -. Io ho sempre operato in piena coscienza e con il consenso della proprietà. Il mio ruolo sarà ben preciso e delineato: direttore generale". "Mi aspetto che entro il 16 febbraio si sistemi questa situazione", ha aggiunto.

Dopo gli ultimi risvolti societari, Leonardi ha più fiducia nel futuro del club emiliano. "Per come si è presentata la nuova realtà, ho più fiducia ora rispetto a prima - ha precisato -. La nuova proprietà è stata due volte a confronto con la squadra, oggi il presidente Manenti è andato in Lega Calcio. Precedentemente ha fatto una conferenza in cui era davanti alla stampa. Questa società è ancora gestibile: io ne sono più che convinto".

Più amara invece la considerazione a livello personale dopo tutto quello che è successo: "Personalmente? Non so quanto durerò in questo Parma. Non ci sto volentieri in un posto dove mi sono visto traditori a fianco". Una situazione molto complicata, che per Leonardi ha cause ben precise: "Il premio dato ai calciatori alla fine della scorsa stagione, la mancata cessione di Biabiany e l'impossibilità di partecipare alle Coppe Europee hanno sicuramente influito sulla mancata copertura dei pagamenti di novembre".

Analizzando la crisi del Parma, qualcuno ha parlato anche di una rosa troppo ampia. Ma Leonardi si difende: "Da questa politica sono arrivati i Sansone, i Borini, i Paletta, i Ceppitelli: ragazzi che hanno dato tanto al Parma, sul campo o dal punto di vista economico. In più si sono creati rapporti con società estere che hanno portato sicuri vantaggi". Poi alcune precisazioni sulle operazioni di mercato degli ultimi anni: "Sono arrivato subito dopo la retrocessione. Non ho comprato io Reginaldo, Leon, Vantaggiato e Cristiano Lucarelli a certe cifre. Si tratta di giocatori su cui, però, ho dovuto lavorare in prima persona. Nella mia gestione sono arrivati Biabiany, Pabon, Giovinco, Belfodil: tutti atleti che hanno regalato importanti plusvalenze".

Quanto alla gestione Taci, Leonardi precisa di non aver avuto alcuna voce in capitolo: "Non sono mai stato invitato a una riunione tra la vecchia proprietà e il gruppo capitanato di Taci. Non sapevo neppure quale sarebbe stato il mio ruolo all'interno di questa nuova realtà". Poi una precisazione sull'ultimo cambio di proprietà: "Domenica sera, durante Milan-Parma, ho ricevuto l'ultimo messaggio di Taci: 'Se vinciamo questa partita, atterro a Parma'. All'una di notte, il presidente Kodra ha citofonato a casa mia dicendo che veniva meno il loro impegno con la società. Il mattino seguente sono stato il tramite tra Taci e la realtà attuale. La prima cosa che ho fatto, al momento della chiusura positiva della trattativa, è stata rassegnare le mie dimissioni".

Infine una battuta sulle prospettive future del Parma: "Attendo come i tifosi e spero che ci sia il buon esito di ciò che è stato anticipato in conferenza stampa pochi giorni fa. Le rassicurazioni che ha dato la società attuale è che verrà pagato tutto entro il 16 febbraio. Ma anche se così non fosse? L'importante è dare continuità".

Subito dopo la conferenza stampa di Leonardi, in casa Parma arriva un'altra brutta notizia. La Figc ha deferito il club, Ghirardi e Leonardi per mancati versamenti stipendi, Inps e Irpef per 3 mensilità del 2014.


IL COMUNICATO DELLA FIGC
Doppio deferimento al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare per il Parma da parte del Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C.. Insieme alla società sono stati deferiti i due legali rappresentanti pro-tempore Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi. Il primo deferimento è “per non aver documentato agli Organi Federali competenti l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2014, nei termini stabili dalla normativa federale”. Il secondo “per non aver documentato agli Organi Federali competenti l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2014”. La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta.
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