Milan, nel 2015 una media da Serie B: 5 punti in sette partite

Col Cesena un test delicato per Inzaghi: e la difesa è a pezzi 

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Cinque punti in sette partite nel 2015: quattro sconfitte (Sassuolo e Atalanta a San Siro, Lazio e Juventus fuori casa), due pareggi (col Torino e con l'Empoli), un solo successo (con il Parma ultimo in classifica), dodici gol incassati e otto messi a segno. Ritmo e numeri da ultima della classe per il Milan, cinque miseri punticini che sommati a quelli fatti nelle precedenti sedici uscite fanno 30 totali: 30 punti in 23 partite per Pippo Inzaghi, media di un'inezia superiore all'1,3 a partita, la peggiore (condivisa con Liedholm) di un tecnico nell'era Berlusconi

Già, il presidente. Arrabbiato e deluso dopo il pessimo spettacolo di ieri a San Siro. Pessimo perché l'Empoli ha dato una lezione di calcio: idee, ordine, equilibrio. Tutto ciò che invece è mancato al Milan, senza anima, senza rabbia, senza gioco.

Ciò che non sono mancati, oltre ai fischi di un tifo ormai spazientito, sono invece gli infortuni: Zaccardo che ha dato forfait prima ancora che la partita iniziasse, Alex è stato costretto a abbandonare il campo col naso fratturato dopo pochi minuti, Paletta è finito negli spogliatoi anzitempo con una coscia in disordine. In più Bonaventura ha chiuso l'incontro con una spalla dolorante. E, ex atalantino a parte, come si vede sono oltretutto tutti stop concentrati in difesa dove già mancano, oltre allo squalificato Mexes,  anche Abate, De Sciglio e Zapata. La speranza di Inzaghi è di ritrovare almeno Bonera: alla prossima c'è il Cesena, di questi tempi un avversario che può far male. San Siro ha finito la pazienza: il credito di Pippo si è paurosamente assottigliato.

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