Calcio, birra e un'onda biancorossa pronta a invadere la città. Torino, sponda granata, si prepara ad accogliere l'Athletic Club per l'Europa League e con esso una folla entusiasta di tifosi provenienti da Bilbao, ma non solo. All'Olimpico, infatti, ci sarà anche la Peña Leones Italianos, l'unico fans club italiano dell'Athletic ufficialmente riconosciuto. Saranno loro a movimentare la giornata torinese tra una partita di calcio, una visita guidata al Museo Grande Torino e il ritrovo in centro per fare festa tutti insieme, non solo tifosi baschi, con gente che per l'occasione arriverà anche da Salerno e Roma. Per raccontare l'immediata vigilia di Torino-Athletic, SportMediaset.it ha intervistato in esclusiva Simone Bertelegni, cofondatore e vicepresidente della Peña nonché autore del libro "L'utopia calcistica dell'Athletic Bilbao".
Torino si prepara ad accogliere i Leones Italianos: com'è nata quest'idea?
La Peña Leones Italianos - Italiako Lehoiak Taldea è l'unico fans club italiano dell'Athletic Club ufficialmente riconosciuto dalla società. È nato quindici anni fa, nell'agosto del 2000, e partendo con 4 soci oggi è arrivato a contartne circa 150 dal Piemonte al Friuli e dalla Lombardia alla Sardegna.
Dopo Napoli, per voi è un'altra occasione di seguire l'Athletic in Italia
A Torino saremo parecchi. A Napoli, causa poco tempo per organizzare e il clima agostano andammo solo in una decina, ma a Torino faremo le cose in grande. Saremo un'ottantina di Italiako lehoiak, compreso un blocco di circa quaranta che arriverà con un pullman noleggiato per l'occasione. Arriverà gente persino da Salerno e da Roma.
Come animerete l'attesa per la partita? Avete pensato a qualche evento particolare?
Certo. Faremo un'amichevole a calcio a 7 con un altro fans club di amici, la Peña Deusto di Bilbao, la mattina del giovedì; sempre la mattina del giovedì offriremo a tutti i tifosi biancorossi quattro visite guidate del centro storico in lingua spagnola, a partire dalle 9:30, una all'ora con partenza da Palazzo Madama. E poi dalle 2 e anche dopo la partita abbiamo dato appuntamento a tutti, biancorossi, granata, in generale amanti del calcio come momento di aggregazione e non di disgregazione al pub Six Nations di corso Vittorio. Abbiamo stampato apposta sciarpe e magliette del nostro fans club e le venderemo per l'occasione.
In campo si sfidano due società a loro modo storiche. Ma com'è il rapporto con la tifoseria granata?
Scansiamo ogni tipo di parallelismo tra Toro e Athletic. L'Athletic è fedele a se stesso da oltre cent'anni, il Toro dei "ragazzi del Fila" è un ricordo del passato. Fino ai sorteggi non abbiamo avuto alcun tipo di rapporto con altre tifoserie italiane, ma i granata si sono dimostrati entusiasti dell'abbinamento e caleranno a Bilbao in massa. Noi siamo una tifoseria tranquillissima, aperta e festaiola; se vengono dove ci concentreremo noi, massima accoglienza e fiumi di birra.
Avete già eliminato il Napoli, poi cos'è successo in Champions?
La Champions è stata affrontata col piglio sbagliato, anche se a conti fatti bastava non dare uno spettacolo penoso a Borisov e il turno era bell'e che passato. In tutta la sua storia, comunque, l'Athletic ha dimostrato di soffrire le 3 competizioni.
Siete fiduciosi per la doppia sfida col Torino?
L'Athletic è uno dei pochi club europei ancora impegnato su tre fronti ma con una rosa di neanche trenta giocatori, nessuno dei quali aveva mai giocato in Champions, e abbiamo pagato pegno. Per lo stesso motivo ora il Toro è favorito.
Chi sarà decisivo?
Non sono tipo da sfera di cristallo. Mi accontento che il passaggio del turno rimanga apertissimo per la gara di ritorno, così i tifosi granata in trasferta vedranno una città tingersi di biancorosso fin dal mattino del match al San Mamés e di sicuro serberanno un incredibile ricordo di come si vive il calcio a Bilbao. E l'Athletic farà proseliti in Italia. Aupa Athletic orain ta beti (Forza Athletic, ora e sempre ndr)