Luis Figo, che ha parlato oggi a Wembley dove ha ufficialmente presentato la sua candidatura alla FIFA e il programma di essa, se venisse eletto il prossimo maggio, proporrà di estendere il Mondiale a 40 o anche 48 squadre. La nuova formula potrebbe prevedere due tornei con 24 squadre, ciascuno da giocarsi simultaneamente in due continenti, seguita da un fase finale a eliminazione diretta da disputarsi in un'unica nazione.
Il 28 gennaio Figo rivelò alla CNN la volontà di candidarsi alla presidenza della FIFA, dichiarando di essere "preoccupato per l'immagine del calcio". Le votazioni si svolgeranno il 29 maggio, in occasione del Congresso del massimo organo del calcio mondiale. Il portoghese se la dovrà vedere col presidente della Federcalcio olandese Van Praag, il Principe Hussein di Giordania e soprattutto col numero uno uscente Blatter, alla ricerca del quinto mandato.
Proprio contro Sepp si era schierato un mese fa, quando disse: "Dobbiamo cambiare e cercare di migliorare l'immagine della FIFA. Il calcio merita molto meglio di questo. Bisogna cambiare in leadership, trasparenza, governance e credo sia il momento. Ho parlato con tante persone importanti nel calcio e tutti pensano che qualcosa debba essere fatto".
Oggi ha presentato il suo programma, ecco i punti chiave: aumento della democrazia all'interno della FIFA; maggiore trasparenza e ridistribuzione delle risorse; riforma dei Mondiali; allargamento della base dei praticanti; infine tolleranza zero al razzismo.
Nello stadio più famoso di Londra e di Inghilterra, Wembley, ha detto: "Il calcio è stato la mia passione sin da quando ero bambino. Sono stato fortunato ad avere la chance di potermi allenare e giocare quando ero giovane. Sfortunatamente questa opportunità non esiste per la maggior parte dei ragazzi nel mondo. La mia campagna parte da questa considerazione: consentire a bambini e bambine di realizzare il loro sogno offrendo maggiori strutture e possibilità".
Inoltre con Platini c'è già feeling: "Ho parlato con il presidente Platini, una persona importante per la storia del calcio. In questi mesi cercherò di avere il maggior numero di contatti con tutte le confederazioni. Io voglio essere il presidente di tutti".