È Lewis Hamilton il pilota più veloce al termine dei primi due turni di libere del GP degli Stati Uniti, terzultima tappa del mondiale di Formula 1. Il pilota Mercedes, a cui basterà un 8° posto in gara per laurearsi campione, ha chiuso la FP2 in 1'33''232, tenendosi dietro la Ferrari di Leclerc ( + 0''301) e la Red Bull di Verstappen (+ 0''315). Quarto tempo per l'altra Rossa di Vettel, staccato di oltre sei decimi, quinto Bottas a + 0''813.
Non vuole più perdere tempo Hamilton, ormai a un passo dalla conquista del titolo che lo avvicinerebbe al record di Michael Schumacher. Dopo essersi nascosto nella mattinata texana il britannico ha alzato l'asticella, stampando prima un tempo eccezionale con gomma hard e poi portando a casa il miglior crono del venerdì con gomma soft, regolando la coppia Leclerc-Verstappen e demolendo il compagno di team Bottas, classifica alla mano l'unico altro pilota ancora in corsa per la vittoria del mondiale. Lewis, per altro, ha messo in mostra il solito passo gara spaventoso, con qualunque mescola testata.
Le Ferrari, che inseguono il record di 7 pole consecutive riuscito solo due volte nella storia del team, sono state costrette ad accordarsi, con Vettel che anche a causa di una pista meno gommata si è preso oltre 3 decimi dal compagno di team ed è stato vittima di un pericoloso testacoda, fortunatamente senza conseguenze per la vettura. A preoccupare le Rosse è però soprattutto il ritmo gara, ancora una volta apparso non all'altezza di quello devastante delle Mercedes.
In top 10 hanno chiuso anche Gasly con la Toro Rosso, sempre più brillante dopo la "retrocessione" di metà stagione, Sainz con la McLaren, Stroll con la Racing Point e Antonio Giovinazzi con l'Alfa Romeo, che ha rifilato oltre mezzo secondo al compagno di team Raikkonen (solo 16°). Pomeriggio complicato invece per i padroni di casa della Haas: 17° tempo per Magnussen, 18° per Grosjean, la cui sessione si è interrotta dopo appena 10 minuti per un pesante botto contro le barriere.
VERSTAPPEN SI PRENDE LE LIBERE 1