"Un fondo americano? Un importante studio di Roma mi ha contattato, però il Parma non deve essere ritenuto solo un investimento ma va tenuto conto della sua valenza sul territorio". Lo ha detto il presidente Figc Carlo Tavecchio a margine della lezione di aggiornamento degli allenatori a Coverciano. "Una transazione ragionevole sui debiti federali accumulati, circa 50 milioni, potrebbe mantenere viva la speranza di conservare il titolo sportivo".
"Il calcio Parma in questo momento è un'entità astratta - ha detto Tavecchio - Manenti? Non l'ho mai sentito e non c'è nessuna voglia di parlarci. Il Parma non ha adempiuto alle scadenze, vediamo cosa produce da qui al 19 marzo. E' importante che la squadra abbia ripreso a giocare, anche se in questa vicenda ci sono componenti che dipendono da altri fattori. Vediamo se il tribunale accoglierà il concordato per una gestione provvisoria fino al termine della stagione. Certo, qualche sacrificio andrà fatto e bisognerà fare di necessità virtù".
Intanto il presidente Manenti è tornato a parlare: "Sono a Milano per incontri che non c'entrano con il Parma. Non abbiamo firmato assegni e ai tifosi dico che entro il 12 marzo verrà presentato il piano salva-Parma definitivo. Saprete da dove arrivano soldi, noi veicoliamo il denaro degli investitori. Ieri i tifosi hanno contestato anche me? Non capisco. Stiamo lavorando e se c'è tutta questa frenesia le cose non possono andare bene. La società è solida ma ci saranno altri punti di penalizzazione per mancati pagamenti. Magari ripartire dalla Serie B sarà un vantaggio".