Il Procuratore Federale ha deferito al Tribunale Federale Nazionale il presidente della Lazio Claudio Lotito "per avere pubblicamente leso la reputazione e l'onorabilità di Pino Iodice, direttore sportivo dell'Ischia Isolaverde". A titolo di responsabilità diretta è stata deferita anche la società. Il caso era scoppiato tre settimane fa quando Iodice aveva reso pubblico il contenuto di una telefonata di minacce di Lotito nei suoi confronti.
Il deferimento di Lotito si riferisce alle dichiarazioni del presidente della Lazio all'indomani della telefonata registrata tra lui e il dg dell'Ischia Iodice e poi pubblicata: "Porta pure sfiga. Le squadre con cui ha lavorato, Pro Patria, Nocerina e Taranto sono tutte fallite - disse il patron laziale a margine di un assemblea di Lega. "Con lui ci vedremo in altre sedi. Il problema è che ci sono persone che vogliono impossessarsi della Lega. Mentre io lavoro quasi gratis", spiegò Lotito aggiungendo: "Non voglio parlare di Iodice ma leggete il curriculum di questa persona e vedete". Alla luce di quella dichiarazioni, Iodice - che aveva denunciato Lotito rendendo pubblico il contenuto di una telefonata contenente minacce - annunciò una querela per diffamazione nei confronti del presidente biancoceleste.
"Era inevitabile che ciò accadesse considerate le affermazioni da parte di Lotito che hanno leso la mia immagine professionale". Così il direttore generale dell'Ischia Isolaverde Pino Iodice ha commentato il deferimento del presidente della Lazio Lotito. "Ciò posto - ha aggiunto - effettivamente ritengo che ci sia la violazione del codice di giustizia sportiva: ritengo giusta una eventuale sanzione da parte del tribunale federale ma che non si traduca in un innocuo patteggiamento, così come già accaduto per la vicenda Lotito-Marotta, in quanto l'atteggiamento offensivo da parte del presidente della Lazio sarebbe reiterato".