Mario Cipollini lascia l'ospedale di Ancona, dove era stato ricoverato due giorni fa per un intervento al cuore. L'ex campione di ciclismo sta bene, gli è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo che consentirà il monitoraggio e il trattamento di eventuali aritmie ventricolari pericolose. La procedura è stata effettuata dalla dottoressa Laura Cipolletta e dal professore Antonio Dello Russo della clinica di cardiologia e aritmologia dell'Azienda ospedaliera universitaria delle Marche di Torrette.
"Grazie al professorone Antonio Dello Russo, straordinario direttore della sua orchestra in sala operatoria, dove con grande maestria si sono prodigati per il mio intervento - le parole di Cipollini -. Il dottore Roberto Corsetti, in questo caso lo potrei definire il pianista e la dottoressa Laura Cipolletta che con le sue dolci mani ha svolto il ruolo di prima violinista, tutti eccezionali. Grazie a loro questa mattina mi sono svegliato molto in forma e pronto per tornare alle mie attività".
Il direttore generale dell'istituto, Armando Marco Gozzini, si è detto orgoglioso della scelta dell'ex ciclista: "La decisione di farsi curare da noi certifica, ancora una volta, l'eccellenza del nostro Ospedale: sono orgoglioso e fiero dei nostri professionisti e di tutto il personale, sempre protesi a garantire le migliori cure a tutti i nostri pazienti".
Nella serata di martedì Cipollini aveva già parlato ai suoi tifosi dai social, subito dopo l'operazione: "Oggi è stata una giornata veramente complicata. Non sono ancora in grado di raccontarvi quello che è successo, ma volevo tranquillizzarvi che è andato tutto bene con variazioni del percorso. Non si molla di un millimetro".
Lunedì, sempre tramite social, Cipollini aveva annunciato di essere ricoverato. "Ci risiamo, anzi ci risono. Il mio cuore continua a fare un po' le bizze" aveva detto. "L'anno scorso ho fatto l'ultima operazione. Ora ho un piccolo registratore vicino al cuore con cui monitorano la mia situazione cardiaca. Il registratore ha detto che qualcosa non ha funzionato in questo periodo. Mi hanno richiamato all'ordine dicendo che avrebbero dovuto cercare con delle sonde di ristimolare alcune situazioni per rendersi conto se si scatena qualcosa di dannoso. Si potrebbe parlare anche di defibrillatore sottocutaneo, sono nelle mani di persone preparatissime".