La bufera del processo Neymar sta travolgendo il Barcellona. Sono indagati per evasione fiscale sia Josep Maria Bartomeu, attuale numero uno del club, sia Sandro Rosell, presidente blaugrana dal 2010 al 2014. Se loro rischiano il carcere, due anni e tre mesi il primo e sette anni e tre mesi per il suo predecessore, la società va incontro ad una multa di 33 milioni di euro. La procura spagnola, ora chiede chiarezza alla dirigenza catalana.
Il campo sorride alla squadra di Luis Enrique, che dopo la vittoria nel classico, si proietta a più quattro dai rivali di sempre del Real Madrid, costretti adesso a inseguire. Ai piani alti della società però, tira un aria completamente diversa da quella che si respira sul prato del Camp Nou. Sì, perchè la società blaugrana rischia 33 milioni di euro di multa, accusata di aver falsato le cifre nell'acquisto di Neymar dal Santos. Tra gli 83 milioni, che l'accusa del giudice istruttore Pablo Ruz, sostiene siano stati versati per arrivare al brasiliano e i 57 dichiarati dal club, ballano più di 20 milioni di euro, soldi che potrebbero inchiodare sia il presidente artefice dell'operazione nel 2013, Carlo Rossell, sia quello attuale, Josep Maria Bartomeu. Un periodo non troppo felice per i blaugrana, almeno dal punto di vista delle sanzioni: dopo il blocco del mercato da parte della Fifa, arriva un tegola ancor più pesante con cui fare i conti