Il congresso della World Boxing, che si sta tenendo a Roma per le elezioni del nuovo presidente, ha ratificato la decisione del board di maggio scorso sull'obbligatorietà, da parte di atleti e atlete, di sottoporsi ai test di genere per la partecipazione alle manifestazioni organizzate sotto l'egida della stessa World Boxing. La regola è stata deliberata con 41 voti a favore, 9 contrari e 5 astenuti. Va ricordato come la pugile algerina Imane Khelif non ha potuto prendere parte ai mondiali di Liverpool di settembre scorso proprio perché aveva deciso di non sottoporsi al test di genere.
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