Milan, la vera pista è quella cinese

Il gruppo controllato dal governo di Pechino sta facendo le ultime valutazioni, Mr Bee irritato per le voci su di lui

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Il 5 giugno, a Berlino, forse sapremo. Ma non prima. Nella capitale tedesca, in occasione del 60° anniversario della Coppa dei Campioni, Michel Platini premierà i 22 club che hanno trionfato nella manifestazione. Sarà presente il presidente del club che ne ha conquistate 7, Silvio Berlusconi che proprio in quella occasione potrebbe rivelare il futuro del Milan. Un futuro che dovrebbe essere made in China. I rappresentanti del gruppo cinese, sotto il diretto controllo del governo, stanno lavorando per ultimare la valutazione dei conti prima di formulare l 'offerta non inferiore al miliardo e 100 milioni di euro: al netto dei debiti con le banche, questa la valutazione del brand.

La soluzione cinese è quella che più affascina il presidente rossonero che, come rivela il Giornale, si dice abbia già avuto contatti con il premier della Cina per la cessione del marchio Milan, che porterebbe alla creazione di ristorati e parchi gioco griffati rossonero con il coinvolgimento in prima persona del presidente milanista nell'organizzazione di un Mondiale in Cina. Quello che più potrebbe rassicurare i tifosi del Milan è la notizia che la parte sportiva continuerebbe a essere gestita per qualche anno ancora da Silvio Berlusconi e dal suo management. Rimane sempre attuale comunque l'altra pista, quella thailandese. Anche se si parla di una forte irritazione proprio di Mr Bee Taechaubol per le indiscrezioni circa il futuro assetto societario con nomi e cognomi diffuse da suoi veri o presunti rappresentanti.

A Milanello si è svolta una riunione programmatica fra i responsabili di tutti i settori societari con i due amministratori delegati rossoneri, Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. L'appuntamento non riguardava la sfera tecnico-sportiva e, secondo quanto fanno sapere dal club, al vertice hanno partecipato i responsabili dei vari settori, dalla comunicazione al marketing, dallo stadio ai progetti speciali, passando per quello sanitario e il settore giovanile, per discutere dei futuri progetti da portare avanti.

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