Mister Bee è atterrato a Milano intorno alle 17 di domenica: questo è il primo punto di svolta del futuro del Milan. Il thailandese, stando a quanto da lui stesso sostenuto nei giorni scorsi, dovrebbe infatti incontrare Silvio Berlusconi e portare sul tavolo del presidente rossonero l'offerta per l'acquisizione della maggioranza delle quote del club. Un'offerta al ribasso, frutto di una due diligence insoddisfacente, che lascia perplesso il numero uno del club di via Aldo Rossi.
Fatto sta, in ogni caso, che i prossimi potrebbero essere giorni realmente importanti per il Milan e i milanisti. Se dovesse infatti essere confermato l'incontro tra il possibile acquirente - Mister Bee appunto - e il presidente Silvio Berlusconi, le tante voci degli ultimi mesi si tradurrebbero in un passo concreto, qualcosa su cui dover obbligatoriamente ragionare.
I pretendenti al Milan restano due: la cordata thailandese di Bee Taechaboul, che vanterebbe un preliminare messo nero su bianco, e quella cinese rappresentata da Richard Lee e preferita dai vertici rossoneri.
Proprio per battere la concorrenza e mettere alle corde il Milan, Mister Bee avrebbe deciso di rompere gli indugi provando a chiudere con Berlusconi entro martedì. Sul piatto il thailandese metterebbe 500 milioni più il ripianamento dei debiti, una cifra lontana dal miliardo netto previsto e preteso dal Milan. Di qui la fretta dell'acquirente, che vuole evitare il rilancio dei cinesi, e la probabile frenata dell'attuale proprietà che, al contrario, ha tutto il vantaggio di alimentare l'asta.
Presto, in ogni caso, si saprà qualcosa di più. Intanto se l'incontro annunciato a Villa San Martino andrà effettivamente in scena. Quindi se Mister Bee sarà capace di dare a Berlusconi le necessarie garanzie economiche. Infine se lo stesso patron rossonero darà il via libera all'ultimo atto della trattativa o rinvierà la decisione aspettando le mosse dei cinesi.