Non c'è stata nessuna dichiarazione pubblica, causa silenzio stampa, ma qualcosa è accaduto. Dicono, ad esempio, che la notte abbia portato consiglio e che alla fine Gonzalo Higuain abbia deciso di comporre il numero di Antonio Mirante per mandargli un sms. Ci sarebbe stato un chiarimento, forse sono arrivate delle scuse. Anzi, delle scuse ci sono state già negli spogliatoi del Tardini. A mente fredda. Lo ha ammesso lo stesso portiere del Parma, a microfoni spenti, a Radio Kiss Kiss Napoli. Pare che lo stesso abbiano fatto Roberto Donadoni e lo staff tecnico del Napoli. Si dice sempre che certe cose devono rimanere sul campo e lì morire. Questa volta, invece, hanno oltrepassato il rettangolo di gioco e, francamente, non è stato granché. Fatto sta che la frase incriminata - sempre che sia stata effettivamente pronunciata - è stata ridimensionata alla voce "nervosismo". Cose che capitano, insomma. Che non dovrebbero capitare, ma che capitano.
Quello degli sms è qualcosa che gli interlocutori vogliono tenere nel privato e di cui non parlano volentieri. Non uno che abbia ammesso per il momento raccontato il tono dei messaggi. Come se chiarirsi fosse una cosa da non fare. Mentre invece... Poco importa. Importa piuttosto che quella cosa lì, che è stata una cosa brutta, quel capitolo inutile, sia dimenticata al più presto. Dai giocatori e dalle squadre, almeno, perché la Procura Federale, invece, vuole approfondire, sapere, eventualmente agire.
Per questo si aspetta di capire cosa abbiano visto e sentito le persone che erano al Tardini. In attesa anche di mercoledì, quando Mirante darà la sua versione dell'accaduto in conferenza stampa. Per il resto, si ascolteranno i commissari e si valuterà. Diciamolo subito: non è in arrivo una squalifica per Higuain. Non subito almeno e tanto può bastare al Napoli per essere certo di non dover rinunciare al Pipita in un momento così delicato del campionato. Il Napoli, nel frattempo, resta saldo sulla posizione "socializzata" ieri: "Le lamentele erano per le perdite di tempo". Sarà, anzi, speriamo sia davvero così. E speriamo pure che nel silenzio, dopo una notte di riflessione, il famoso sms contenesse delle scuse. Basterebbe un niente per lasciare che la ruota torni a girare senza intoppi. Con il Napoli all'inseguimento dei suoi obiettivi - Europa League e terzo posto - e con il Parma che, con questa enorme dignità, continui a lottare fino all'ultimo minuto.
Già, lottare, come Mirante continua a fare con il massimo della professionalità. Non ha troppa voglia di parlare, il portiere del Parma. Si lascia scappare giusto qualche frase, a microfoni spenti, con gli amici di Radio Kiss Kiss Napoli: "Preferisco, in questo momento, non intervenire pubblicamente - dice -. Mercoledì prossimo terrò una conferenza stampa nel corso della quale spiegherò cosa è successo al termine della partita con il Napoli e renderò noto il mio punto di vista. Posso confermare di aver ricevuto un messaggio da Gonzalo Higuain, del quale però non voglio rendere noto il contenuto. Lo farò solo mercoledì. Se si tratta di scuse? Ripeto: durante la conferenza stampa dirò tutto. L'unica cose che dico è che queste cose riguardano solo il campo e in campo devono finire".
E a questo punto, la voce del club, il Parma. Che a proposito della volontà di Mirante di spiegare tutto in una conferenza stampa, fa sapere che per mercoledì al momento non è in programma nessun incontro-stampa del portiere. Silenzio. Come ha detto Donadoni, il caso per me è chiuso.