Dopo lo scudetto e la qualificazione alla finale di Champions, la Juve si prepara all'ultimo atto della Coppa Italia con la solita fame di vittoria. E Allegri suona la carica: "La Coppa Italia manca da venti anni e questa può essere la Decima. Poi c'è il Barcellona". "Sarà una gara difficile con la Lazio, ma portare a casa la Coppa Italia è molto importante anche per preparare al meglio la finale di Champions", ha aggiunto il tecnico.
Max prevede un match duro con i biancocelesti: "Sarà una partita sicuramente diversa dalle sfide in campionato perché è una finale, sarà una partita secca e c'è in palio un trofeo. Ci sarà molto equilibrio e non è detto che si risolva nei 90 minuti". E per centrare l'obiettivo serviranno tutte le forze: "Pirlo giocherà con la Lazio. Credo che da qui al 6 giugno, abbiamo la partita di mercoledì, quella col Napoli e l'ultima col Verona, quindi non è che possiamo pensare di stare a riposo fino al 6 giugno".
Poi sull'eterno paragone con Conte: "Alla fine, quello che conta, sono sempre i risultati, il lavoro e il rispetto che uno ha per tutti. Credo che Conte abbia fatto un ottimo lavoro e farà parte della storia del club. Però poi le società rimangono, il calcio va avanti". Quanto invece alla possibilità che la Juve possa prendere la gara con la Lazio sottogamba, Max non ha dubbi: "Non è facile rivincere, dopo quattro anni e quest'anno credo che la Juventus lo abbia fatto nel migliore dei modi. Con l'Inter la squadra ha giocato con la stessa cattiveria come se i tre punti fossero importanti per la vittoria dello Scudetto. In questo momento bisogna cercare di perdere il meno possibile, perché abbiamo domani la Coppa Italia e poi questa finale di Champions".
Infine un retroscena di mercato sui contatti dell'estate scorsa con Lotito: "Con Lotito mi sono visto questa estate, col presidente avevo fatto una chiacchierata, ma era rimasta lì. poi lui ha scelto Pioli e fortunatamente per lui ha scelto Pioli, perché ha scelto un ottimo allenatore che ha dimostrato soprattutto quest'anno di avere grandi qualità".
Insieme ad Allegri in conferenza stampa si è presentato anche Chiellini. E anche il centrale bianconero ha ribadito la grande voglia del gruppo di portare a casa la Coppa Italia: "Questa finale è speciale perchè questa è una coppa che manca da troppo tempo. Sono dieci anni alla Juve, abbiamo giocato una sola finale e ancora non ci è andato giù il fatto di averla persa. Ce la siamo sudata e conquistata sprecando energie e quindi è una Coppa che ci teniamo a vincere". Quanto all'ipotesi del Triplete, il difensore di Allegri vola basso: "Credo che la nostra forza sia stata quella di pensare passo dopo passo, non farsi prendere magari anche da sogni o di guardare troppo lontano. Abbiamo conquistato queste finali una partita alla volta, un passo alla volta, quindi intanto giochiamoci quella di domani. Speriamo di vincere, faremo tutto per vincere, poi avremo tanto tempo per preparare la finale col Barcellona. Per parlare di triplete ne dobbiamo fare ancora tanta di strada".
Poi qualche battuta sulle punte della Lazio: "Credo che Felipe Anderson possa cominciare a essere chiamato solo Felipe Anderson, senza doverlo paragonare a Neymar o Cristiano Ronaldo, perchè è un giocatore che in questa stagione è cresciuto esponenzialmente e ha fatto vedere delle doti incredibili, delle doti da giocatore straordinario e non solamente da promessa del calcio brasiliano. E poi ci sono anche Candreva, Klose, Biglia, Mauri".
Infine una battuta su Suarez, che si ritroverà di fronte in Champions: "Per me non c'è nessun problema, non ho bisogno di sentirlo, non ho rancore, non ho niente, marcherò Suarez come ho marcato Benzema o marcherò Messi come ho marcato Ronaldo, e Neymar come Bale. Non c'è niente di diverso se non nel fatto che è capitato, è stato espulso lui, purtroppo hanno vinto, io ho perso, quindi l'unica cosa di cui ero veramente dispiaciuto è per l'essere uscito dal Mondiale, per il resto... fammi pensare alla partita di domani, poi avremo tutto il tempo per pensare al Barcellona".