La Juventus ha vinto la Coppa Italia per la decima volta nella sua storia. I bianconeri, che ora potranno cucire sul petto una stella d'argento, hanno battuto in rimonta la Lazio vincendo 2-1 all'Olimpico dopo i tempi supplementari. Botta e risposta Radu e Chiellini tra il 4' e l'11' su calcio piazzato con il pari che dura fino al 90'. All'extra-time clamoroso doppio palo di Djordjevic, poi il piattone destro vincente di Matri al 97'.
Missione compiuta per la Juventus: il Triplete è ancora possibile. Dopo la conquista dello scudetto è arrivata la decima Coppa Italia con tanto di stelletta argento in omaggio per la prossima stagione e inseguita da ben vent'anni. E' l'anno dei bianconeri, affamati e arsi di successo, con quel pizzico di fortuna - leggasi doppio palo di Djordjevic prima del 2-1 decisivo di Matri - tipico della grande squadra. Per Allegri, intanto, un'altra soddisfazione: lui come Lippi nel 1995 ha conquistato il Doblete. Per la Lazio, invece, tanti applausi e tantissimo amaro in bocca.
Una partita giocata fin dall'inizio con il piede appoggiato all'acceleratore. Intensità massima da una parte e dall'altra che ha regalato un bello spettacolo a un Olimpico strapieno, pur limitando al minimo sindacale le vere occasioni da gol. L'apoteosi della tattica nella sfida Pioli-Allegri, con in laziale bravo a sorprendere il collega con un inedito 3-4-3 che ha ridotto al minimo la pericolosità e le incursioni del centrocampo bianconero. Tra una pedina e l'altra spostata nello scacchiere, non è un caso che i due gol - a distanza di sette minuti - siano arrivati sugli sviluppi di palle inattive dai due capitani, questo sì è un caso vista l'assenza contemporanea di Mauri e Buffon. Al 4' la parte nord dell'Olimpico esplode per l'incornata vincente di Radu, lasciando spazio alla festa della sud all'11' per l'acrobazia di Chiellini che ristabilisce la parità. Poco cambia, quasi fosse un episodio già scritto nella storia del match. La Lazio in pressione costante a metà campo torna a correre in lungo e in largo con Candreva a uomo su Pirlo in fase difensiva e se le occasioni più ghiotte capitano a Cataldi e Parolo con un destro al volo che strozza in gola ai tifosi l'urlo di gioia, la frittata è rischiata da Berisha al 42' quando per poco regala a Tevez il rimpallo vincente.
Nella ripresa cala il ritmo, non l'intensità e la concentrazione con due atteggiamenti però visibilmente opposti. La Juventus aspetta, sorniona ed esperta, ma la ripartenza perfetta, come quelle che hanno fatto malissimo alla Lazio in campionato, non arriva. I biancocelesti invece abbassano il giro dei motori ma senza perdere un centimetro sul campo, anzi. Djordjevic calcia debolmente davanti a Storari un bel suggerimento di Parolo e i contropiedi fuggenti di Felipe Anderson si schiantano sul miglior muro italiano. Anche Allegri cambia qualcosa, ma senza ottenere la vittoria nei tempi regolamentari con il gol di Matri annullato per offside.
Questione di dettagli. Quello buono, e decisivo, il fedelissimo del tecnico lo segna nel primo tempo supplementare, al 97'. Un gol che scrive il nome di Matri nella storia del club e cuce la stelletta d'argento sul petto della Juventus. Una beffa atroce per la Lazio che appena tre minuti prima era stata illusa da Djordjevic con un clamoroso doppio palo. Questione di dettagli, appunto, o di centimetri che fanno la differenza. Il secondo tassello del Triplete bianconero è ufficiale, ora piccola festa e testa diretta a Berlino. Per Pioli pensiero al derby: anche per la Lazio, a suo modo, c'è una Champions da conquistare.
Chiellini 7 - Il leone ha ruggito ancora, questa volta con gol. Non avrà finito insanguinato come contro il Real Madrid, ma non ha mollato un centimetro sul campo per tutti e 120 i minuti. La zampata in acrobazia è una perla.
De Vrij 6,5 - Partita di spessore nella difesa a tre. Sempre in pressione su Tevez, non sbaglia un intervento nonostante fosse al rientro.
Pogba 5,5 - Forse paga il normale periodo di flessione post infortunio, ma non ha brillato. Annullato in mezzo al campo da Parolo (6,5) e ben limitato dal modulo disegnato da Pioli.
Lulic 5,5 - L'eroe del 2013 non si ripete. Impreciso in diverse giocate importanti, non trova mai lo spunto giusto e l'ultimo passaggio.
Matri 7 - Entra e decide il match. La migliore risposta sul campo a chi, anche tra i tifosi bianconeri, al suo ritorno avevano storto il naso. Tra Firenze e Olimpico questa Coppa Italia è molto merito suo.
Djordjevic 6,5 - L'urlo strozzato in gol dal doppio palo è un macigno incredibile per la punta. Poteva essere l'eroe di serata, resta il più sfortunato
JUVENTUS-LAZIO 2-1 dts
Juventus (3-5-2): Storari 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 7; Lichtsteiner 6 (9' sts Padoin sv), Vidal 6, Pirlo 6,5, Pogba 5,5 (32' st Pereyra 6,5), Evra 6,5; Llorente 5,5 (39' st Matri 7), Tevez 6,5. A disp.: Buffon, Rubinho, Ogbonna, De Ceglie, Marrone, Asamoah, Pepe, Sturaro, Coman. All. Allegri 7
Lazio (4-3-3): Berisha 5,5; Basta 6, De Vrij 6,5 (1' sts Keita sv), Gentiletti 6,5, Radu 7 (15' st Mauricio 6); Cataldi 6, Parolo 6,5, Lulic 5,5; Candreva 6,5, Klose 6 (37' st Djordjevic 6,5), F. Anderson 6. A disp.: Marchetti, Strakosha, Braafheid, Cavanda, Ciani, Novaretti, Ledesma, Mauri, Onazi. All. Pioli 6,5
Arbitro: Orsato
Marcatori: 4' Radu (L), 11' Chiellini (J), 7' pts Matri (J)
Ammoniti: Evra, Bonucci, Matri (J); Parolo, Candreva (L)
Espulsi: nessuno