TENNIS

Sinner e il silenzio sulla morte di Pietrangeli: il motivo

Il 24enne di Sesto Pusteria non si è espresso dopo la scomparsa del campione romano, tornando a lavorare subito a Dubai

di Redazione

La morte di Nicola Pietrangeli ha lasciato un grande vuoto nel tennis italiano, sconvolgendo l’intero movimento e accendendo l’affetto di tutti i rappresentanti della Nazionale, dal capitano Filippo Volandri a Flavio Cobolli e Lorenzo Musetti. Chi invece non si è espresso pubblicamente è Jannik Sinner, cosa piuttosto singolare a prima vista ma che nasconde una spiegazione ben precisa.

È vero, il rapporto tra i due è sempre stato di amore-odio, con Pietrangeli che non ha mancato di punzecchiare il numero 2 al mondo, a volte sminuendo i suoi successi e confermando un certo fastidio per non esser più considerato il miglior tennista italiano della storia (anche se più che altro è rimasta l'opinione sul no alla Davis: "Uno schiaffo al mondo dello sport"), a volte riservandogli una parola buona (come quel "gajardo" o "I record sono fatti per essere battuti: è troppo forte").

Ma Sinner, che dalle Maldive è andato a Dubai (dove farà anche la preparazione invernale) per la prevista ospitata al gran finale di Formula 1 ad Abu Dhabi, non è rimasto pubblicamente in silenzio per le continue frecciata. Secondo l'Ansa l'entourage ha fatto sapere che sono state fatte condoglianze in privato alla famiglia di Pietrangeli, come dopotutto sarebbe nello stile di Sinner, che non usa mai i social per messaggi di questo tipo.

C'è inoltre da sottolineare che anche Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli non hanno pubblicato post per Pietrangeli, a differenza dei vari Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Andrea Vavassori, Matteo Arnaldi e Luciano Darderi.