olimpiadi invernali

Milano Cortina 2026, la fiamma olimpica arriva in Italia: consegnata la torcia al presidente Mattarella

Prima la consegna ad Atene, poi l'arrivo nel tardo pomeriggio a Roma fino al Quirinale accompagnata da Paolini e Ganna

di Redazione

È un giorno storico per lo sport italiano: oggi la Fiamma Olimpica tocca il suolo nazionale, segnando un nuovo, decisivo passo verso le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. La giornata è iniziata in mattinata ad Atene, dove si è svolta la suggestiva cerimonia di consegna della torcia da parte del Comitato Olimpico greco. A rappresentare l'eccellenza dello sport azzurro in questo momento solenne c'erano due testimonial d'eccezione: la tennista Jasmine Paolini e il ciclista Filippo Ganna, che hanno accompagnato il passaggio del fuoco sacro. Poi la fiamma è passata al presidente della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò, con quindi la consegna ufficiale all'Italia. Ora la Fiamma è giunta nel Bel Paese atterrando a Roma e puntando direttamente al Quirinale dove è stata consegnata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

MALAGO': "ORA ASPETTATIVE ALTE"

"Sono cose che ti ripagano di tutto ciò che uno ha fatto, magari anche sacrificando qualcosa nella propria vita. Non c'è qualcosa di più sacro di portare la fiamma olimpica. È la dimostrazione concreta del fatto che ci stiamo avvicinando in modo prepotente, romantico, iconico e storico". Così Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina, a margine della consegna della lanterna al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Le aspettative sono molto alte, bisogna tenerne conto. Mancano due mesi, abbiamo bisogno di ogni giorno perché l'organizzazione è molto complessa. Ogni giorno c'è una cosa nuova, ecco perché non si può mai dire che è tutto pronto", conclude.

MILANO-CORTINA 2026, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA RICEVE LA FIAMMA OLIMPICA

La Fiamma Olimpica approda al Quirinale e viene accolta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che conserverà la torcia in vista della giornata di domani dove si svolgerà la cerimonia ufficiale. Sabato, invece, inizierà il viaggio verso Milano, attraversando tutti i capoluoghi di provincia.

MILANO-CORTINA 2026, FIAMMA OLIMPICA ARRIVA AL QUIRINALE

La Fiamma Olimpica arriva ufficialmente al Quirinale, all'interno della Vetrata del Cortile d'Onore insieme al presidente di Fondazione Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò e a Jasmine Paolini

PAOLINI: "LA FIAMMA OLIMPICA E' SEGNO DI PASSIONE E IMPEGNO DI PACE"

"È incredibile, mi sento onorata, è un'emozione grandissima e mi sto godendo questa giornata". Sono le parole di Jasmine Paolini subito dopo l'atterraggio a Fiumicino della fiamma olimpica di Milano Cortina. "Che messaggio lancia la fiamma? Impegno, passione e pace, spero porti tutto questo in tutta Italia", ha aggiunto.

LA FIAMMA OLIMPICA E' ARRIVATA IN ITALIA
E' arrivata in Italia poco dopo le 17.10, a bordo di un volo ITA Airways partito da Atene e atterrato a Fiumicino, la fiamma olimpica consegnata dalla Grecia al nostro paese in vista dei Giochi di Milano- Cortina 2026. La fiamma, custodita da quattro apposite lanterne, verrà trasportata adesso al Quirinale, presso la Vetrata del Cortile d'onore. Ad accoglierla il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che riceverà la delegazione italiana composta tra gli altri dal presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò, dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio, dai sindaci di Milano e Cortina Giuseppe Sala e Gianluca Lorenzi e da Jasmine Paolini, già protagonista in qualità di tedoforo nella cerimonia di consegna della torcia svolta questa mattina allo stadio Panathinaiko di Atene.

IL PROGRAMMA DELLA FIAMMA
Il programma prevede l'atterraggio della torcia a Roma per le ore 17:00. Successivamente, il cerimoniale raggiungerà il suo culmine istituzionale. Alle ore 18:00, la Fiamma Olimpica verrà accolta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'incontro avverrà in una cornice prestigiosa, presso la Vetrata del Cortile d'onore del Palazzo del Quirinale, sancendo ufficialmente l'inizio del conto alla rovescia italiano verso le Olimpiadi.

PALTRINIERI: "PRIMO TEDOFORO GRANDE PRIVILEGIO, NON ME L'ASPETTAVO"

"Io primo tedoforo? L'ho saputo pochi giorni fa, è un grande riconoscimento. Il fatto che ci siano le Olimpiadi in Italia è già una grande festa, è una possibilità che capita poche volte nella vita in una comunità. Avere questa manifestazione qui è incredibile, portare la fiaccola lo è ancora di più. L'ho sempre visto fare a grandi campioni, sarà un grande privilegio". Così l'azzurro campione di nuoto Gregorio Paltrinieri, a Rds nel commentare l' esperienza che vivrà come primo tedoforo della Fiaccola Olimpica, sabato sera nella Capitale.

"Non me l'aspettavo. Mi hanno chiamato qualche giorno fa e mi hanno detto che avrei dovuto portarla ma non che sarei stato il primo. Inizialmente mi hanno semplicemente detto che avrei portato la fiaccola insieme a tutti gli altri. Ho sentito di tanti altri che l'avrebbero portata", ha aggiunto il nuotatore che ha una grande passione per la montagna. "Ho sempre detto che uno dei primi riferimenti è stato Alberto Tomba perché me lo ricordo. È delle mie zone, cioè io sono delle zone sue, diciamo, e quindi da piccolo lo seguivo molto volentieri ed è stato uno dei primi campioni a cui mi sono affezionato. Sono cresciuto guardando lui e sono cresciuto a dir la verità seguendo tutti gli sport anche le Olimpiadi Invernali. Mi ricordo Torino, forse i primi Giochi che ho seguito veramente. Ci invidiano un sacco perché avere una Olimpiade in Italia è quello che abbiamo sempre sognato anche noi. Io ho avuto diciamo il privilegio di fare un campionato europeo. È stato incredibile quindi non mi immagino una Olimpiade".

BUONFIGLIO: "I GIOCHI CI UNISCANO"
"È stato un momento in cui ho pensato a tutto il lavoro fatto, dalla candidatura a oggi, a tutte le persone che si sono impegnate per far fare bella figura al Paese, il comitato di Milano Cortina, il governo, le Regioni": così il presidente del Coni, Luciano Buonfglio, ha condiviso con i giornalisti i suoi pensieri al termine della cerimonia di consegna all'Italia della fiamma olimpica nello stadio Panathinaiko di Atene. "Il mio sogno è che questi Giochi ci rendano ancora più uniti e coesi quando si tratta di sostenere il nostro Paese", ha aggiunto. Guardando al futuro: "Non si vive di sole opere di bene ma di eredità, questo percorso deve dimostrare che l'Italia ha a cuore i propri ragazzi, il sogno è che inizi un piano per le infrastrutture sportive, perché lo sport produce benessere, e insegna uno stile di vita sano", ha concluso il presidente del Coni.

MALAGÒ: "UN INCREDIBILE GIRO DELL'ITALIA"
"L'Olimpiade è un modo per far conoscere il nostro Paese, il viaggio della fiamma è come un incredibile Giro d'Italia, è una grande maratona in cui si vedranno tutte le bellezze del paese, è uno spot monumentale e gigantesco". Così il presidente della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò parlando a margine della cerimonia di consegna della fiamma olimpica in vista dei Giochi di Milano-Cortina avvenuta allo stadio Panathinaiko di Atene. "È una di quelle cose che dici 'valla a spiegare', è impossibile fin quando non stai dentro - ha aggiunto - L'emozione è ancora più forte per un motivo molto semplice, quando entri qui per certi versi sei dentro la storia, alle radici del nostro mondo, dove tutto è cominciato".

GANNA: "BELLA EMOZIONE"
"È stata una bella emozione, tanta preparazione psicologica e poi troppo veloce il momento. Sembrava fossero veramente pochi passi, avrei voluto fosse qualche chilometro in più però credo che non sarei stato pronto fisicamente a correre, magari in bicicletta sarei riuscito a fare qualcosa di meglio. Speriamo sia di buon auspicio per i nostri colori azzurri, incrociamo le dita". Lo ha detto Filippo Ganna, tra gli ultimi tedofori allo stadio Panathinaiko di Atene, a margine della cerimonia della consegna della fiamma olimpica in vista dei Giochi di Milano-Cortina. "Il cuore era abbastanza stabile, è allenato a emozioni del genere, però l'adrenalina era alta, la mano era un po' tremolante", ha ammesso il ciclista azzurro.

PAOLINI: "MI SONO EMOZIONATA"
"È un onore e un privilegio essere in questa posizione, mi sono emozionata specialmente alla fine quando mi sono ricordata dove sono e quello che ho appena fatto perché comunque è un sogno per ogni atleta. Mai avrei immaginato di poter essere in questa posizione. Mi sento veramente grata, emozionata e felice". Lo ha detto Jasmine Paolini, tra gli ultimi tedofori allo stadio Panathinaiko di Atene a margine della cerimonia della consegna della fiamma olimpica in vista dei Giochi di Milano-Cortina.

FIAMMA PASSATA A MALAGÒ, PER L'ITALIA
Dalla fiamma del braciere olimpico, la 'grande sacerdotessa', interpretata dall'attrice greca Mary Mina, ha acceso l'ultima torcia e l'ha consegnata al presidente del Comitato olimpico ellenico, Isidoros Kouvelos. Dalle sue mani la fiamma è passata, tra gli applausi, in quella del presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò

LO SPETTACOLO DELL'APERTURA DELLA CERIMONIA
La cerimonia è stata aperta con la proiezione dello spettacolo della squadra di "Gymnastics for All - Wolves Team", con coreografie di Olimpia Dragouni, affiancate dalla cantante ellenica Klavdia. Segue poi l'esibizione della Scuola italiana di Atene, in collaborazione con la compagnia Tam Ballet di Milano, con la partecipazione di un coro di 100 bambini e di un ensemble di 100 giovani danzatori. Lo spettacolo era stato registrato nei giorni precedenti per precauzione viste le condizioni meteorologiche sfavorevoli.

LA RAPPRESENTANZA ITALIANA
Tra la rappresentanza italiana presente all'evento ci sono, tra gli altri, il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, quello della fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò, e i sindaci di Milano, Giuseppe Sala, e di Cortina, Gianluca Lorenzi.

NIENTE PIOGGIA, C'è IL SOLE
La pioggia, che aveva già messo i bastoni fra le ruote alla cerimonia di accensione di Olimpia nella settimana scorsa, ha minacciato fino all'ultimo l'appuntamento di oggi, ma il sole è tornato infine a splendere sulle gradinate di marmo dello stadio.

LA STORIA DELLO STADIO PANATHINAIKO
Potente simbolo della continuità della tradizione greca dall'antichità ai giorni nostri, lo stadio venne inaugurato nel 560 a.C. Costruito interamente con marmo pentelico, presenta una pianta ellittica: nell'antichità ospitò i Giochi panatenaici, in onore della dea Atene, protettrice della città. Fu qui che tutto ricominciò nel 1896, grazie alla visione del barone francese Pierre de Coubertin. Lo stadio ospitò infatti molti degli eventi principali dei primi Giochi olimpici della storia moderna.