MILAN

Milan, il tecnico del Fulham frena sul riscatto di Chukwueze: "Non è il momento di parlarne, c'è tempo"

Marco Silva sul futuro del nigeriano: "Siamo tranquilli su quel fronte, lui sa che deve continuare ad aiutare la squadra"

di Daniele Pezzini

Samuel Chukwueze sembra sempre più a suo agio nella nuova realtà del Fulham, tanto che nei giorni scorsi si è parlato di un riscatto già in via di definizione da parte del club inglese. L'attaccante nigeriano di proprietà del Milan ha espresso più la sua felicità, ma il tecnico Marco Silva ha preferito mettere un freno agli entusiasmi: "Accordo a titolo definitivo? Penso che non sia il momento di parlarne - le sue parole riportate dal giornalista britannico Jack Kelly dopo la conferenza di venerdì sera -. Abbiamo tempo per prendere quella decisione. Siamo tranquilli a riguardo e anche lui lo è. Sa cosa deve fare, sa che deve continuare ad aiutare la squadra. Al momento giusto, prenderemo la decisione giusta".

Silva ne ha comunque tessuto le lodi: "È maturo, ha qualità ed è un giocatore creativo. Vogliamo vedere di più da lui, anche se non è che debba dimostrare ogni singola partita di cosa è capace, perché è un giocatore internazionale che proviene da un grande club europeo e sa cosa significa la pressione. Oltre alle sue qualità come giocatore, trasmette buone vibrazioni a tutti. È un bravo ragazzo e si diverte a lottare con noi ogni singolo giorno. È bello vederlo sorridere sempre. Poi quando deve lavorare, lavora".

Lo stesso Chukwueze ha poi parlato ai canali ufficiali del club, ripartendo dalla sua doppietta nel rocambolesco ko per 5-4 contro il Manchester City e sottolineando il suo ottimo rapporto con la piazza e con lo stesso Silva: "I tifosi sono fantastici, li adoro. Loro mi vogliono bene, ma penso che sia più io a volerne a loro. È stato fantastico che siano rimasti anche sul 5-1 fino ai minuti finali della partita. Meritavano di meglio, meritano più amore e sicuramente più vittorie. Meritano di essere al top perché penso che siano tifosi fantastici. Anche sul 5-1 hanno continuato a crederci, cantavano, urlavano, ci hanno spinto molto. Sono contento della mia forma attuale. La cosa più importante per me è l’allenatore che mi sprona e mi fa stare sul pezzo. Che io giochi 10, 20 o 30 minuti non conta, devo sempre dare il massimo per aiutare la squadra".