L'Atalanta crolla 3-1 sul campo del Verona nel terzo anticipo della 14esima giornata di Serie A e stoppa la sua rincorsa alle posizioni di vertice. In un Bentegodi completamente avvolto dalla nebbia i ragazzi di Zanetti vivono una serata magica e trovano finalmente la prima vittoria stagionale grazie agli splendidi gol di Belghali, Giovane e Bernede. Di Scamacca, su calcio di rigore, il gol della bandiera dei bergamschi. L'Hellas sale a quota 9 e lascia la Fiorentina sola all'ultimo posto a una settimana dallo scontro diretto, la Dea cade in modo piuttosto brusco dopo tre successi consecutivi senza gol subiti tra campionato e coppe.
LA PARTITA
Il match si apre su ritmi piuttosto elevati nonostante il freddo e la nebbia, ma per registrare la prima occasione degna di nota bisogna attendere il 17', quando su una punizione dalla distanza Bella-Kotchap devia verso al propria porta e costringe Montipò a un vero e proprio miracolo per evitare lo 0-1. Il Verona prova ad affrontare l'avversario a viso aperto, ma fatica a pungere e al 26' rischia ancora su una conclusione di De Ketelaere, deviata da un difensore e fuori di pochissimo. L'Atalanta sembra pronta a sbloccare l'incontro, ma al 28' si fa sorprendere da una verticalizzazione improvvisa dell'Hellas e va sotto: Mosquera affonda, serve di tacco Belghali che manda a vuoto Djimsiti e insacca con un gran sinistro sotto la traversa. La Dea va in bambola e dopo una manciata di minuti i ragazzi di Zanetti raddoppiano meritatamente: il gol nasce addirittura da un fallo laterale, Krstovic devia fuori dall'area e tutti stanno a guardare Giovane che si coordina e spara in rete dopo una deviazione che taglia fuori Carnesecchi.
Palladino ci prova con Scamacca al posto di Krstovic a inizio ripresa, ma il primo a rendersi pericoloso è De Ketelaere, che colpisce in qualche modo sul cross di Bellanova trovando però il riflesso di un sempre attentissimo Montipò, bravo a togliere il pallone praticamente da dentro la porta. L'Hellas risponde subito con un'ottima occasione per Mosquera prima e per Frese poi, poco prima della mezzora infine cala il tris: il contropiede perfetto è avviato da Belghali e chiuso in gol da Bernede su assist di Giovane. L'Atalanta protesta per un presunto tocco di mano in area di Bella-Kotchap in avvio di azione, il Var conferma il gol, ma il penalty è solo rimandato. Pochi minuti dopo, infatti, ancora Bella-Kotchap tocca il pallone col braccio su una sassata di Scamacca (che per altro si stampa sulla traversa) e questa volta Mariani, dopo revisione al monitor, assegna il rigore, trasformato dallo stesso Scamacca. È solo un sussulto però, perché la squadra di Palladino non trova la forza di proseguire la rimonta e in un finale con visibilità sempre più limitata si arrende agli scaligeri.
LE PAGELLE
Belghali 7,5 - Sprazzi di pura classe che vanno a sommarsi allo splendido gol che apre le marcature, frutto di un gesto tecnico che è un mix di qualità e freddezza.
Giovane 7,5 - Un gol, un assist, una prestazione a tutto tondo con cui mette in mostra una volta di più il suo talento.
Nelsson 7 - La prima vittoria stagionale arriva anche grazie al lavoro duro e sporco di un reparto arretrato in cui lui svetta per puntualità nelle chiusure e decisione nei contrasti.
De Ketelaere 6 - Per oltre un'ora è il solo che appare in grado di accendere una lampadina nel buio dell'attacco atalantino, ha un paio di buone chance prima che Palladino lo sostituisca a metà ripresa, facendogli lasciare il campo furibondo.
Krstovic 5 - Si sbatte, ma perde nettamente il confronto con Nelsson e non riesce mai a rendersi pericoloso. Chance da titolare sprecata, fuori dopo 45'.
Hien 4,5 - Non ci capisce nulla fin dai primi istanti di gioco. Va in tilt a ogni affondo degli attaccanti gialloblù firmando, da ex, una delle peggiori prestazioni da quando veste il nerazzurro.
IL TABELLINO
Verona-Atalanta 3-1
Verona (3-5-2): Montipò 7; Nunez 6,5, Nelsson 7, Bella-Kotchap 6; Belghali 7,5 (45'+2 st Kastanos sv), Niasse 6,5 (43' st Harroui sv), Al-Musrati 7, Bernede 7, Frese 6,5 (45'+2 st Valentini sv); Giovane 7,5 (43' st Oyegoke sv), Mosquera 7 (33' st Sarr 6,5).
Allenatore: Zanetti 7
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi 6; Kossounou 5,5 (1' st Kolasinac 6), Hien 4,5, Djimsiti 5; Bellanova 5,5, De Roon 5, Ederson 5,5 (16' st Pasalic 5), Zappacosta 5,5 (16' st Zalewski 5,5); De Ketelaere 6 (25' st Samardzic 6), Krstovic 5 (1' st Scamacca 6), Lookman 5.
Allenatore: Palladino 4,5
Arbitro: Mariani
Marcatori: 28' Belghali (V), 36' Giovane (V), 26' st Bernede (V), 36' st rig. Scamacca (A)
Ammoniti: Nelsson (V), Frese (V), De Roon (A)
Espulsi:
LE STATISTICHE
Giovane ha partecipato al 64% dei gol dell'Hellas Verona in questo campionato (sette partecipazioni attive su 11 reti dei gialloblù), percentuale record tra i giocatori della Serie A 25/26.
Giovane è soltanto il secondo brasiliano dell’Hellas Verona a segnare una rete e fornire un assist in un singolo match di Serie A, dopo Adaílton (gol e passaggio vincente vs Lecce, il 7 gennaio 2001).
Dopo 13 sfide senza successi in questo campionato, l’Hellas Verona ha vinto la prima partita nella Serie A in corso; i gialloblù non vincevano nella massima serie dal 2-1 esterno contro l’Empoli del 25 maggio scorso mentre in casa sono tornati al successo dall’1-0 contro la Fiorentina del 23 febbraio scorso.
L’Hellas Verona non batteva l’Atalanta in Serie A dal 18 aprile 2022, 2-1 con Igor Tudor in panchina. In particolare, i rossoblù non battevano i nerazzuri al Bentegodi in campionato dal 2-1 del 3 febbraio 2016 sotto la guida di Andrea Mandorlini in quel caso.
L’Hellas Verona ha segnato tre reti contro l’Atalanta solo per la terza volta in Serie A, la prima dal 3-1 al Bentegodi del 3 febbraio 2002 con Alberto Malesani in panchina.
L'Atalanta ha conquistato 16 punti in 14 giornate di questa Serie A; nelle precedenti 10 stagioni, solo nel 2018/19 ne aveva ottenuti meno di 19 dopo 14 gare giocate in un campionato (18 in quel caso).
L’Atalanta ha perso quattro delle ultime cinque sfide disputate nella Serie A in corso (1V), tante sconfitte quante quelle registrate dai nerazzurri nelle precedenti 26 partite giocate in campionato.
L’Atalanta ha perso tre sfide esterne di fila in Serie A per la prima volta da ottobre-novembre 2017.
L’Atalanta ha subito due gol nel primo tempo di un match di Serie A per la terza volta nel 2025, entrambe le precedenti contro il Napoli.
L’Hellas Verona ha segnato due reti nel corso del primo tempo di un match di Serie A per la prima volta da dal 30 dicembre 2024 (tre in quel caso contro il Bologna).
Rafik Belghali è uno dei due difensori stranieri nati dal 2002 in avanti – insieme a Wesley della Roma (tre reti – classe 2003) – ad aver segnato più di una rete (due – classe 2002) nella Serie A in corso.
Daniel Mosquera ha preso parte ad almeno una rete in due delle ultime tre sfide disputate nella Serie A in corso, già tante partecipazioni al gol quante quelle registrate dall’attaccante dell’Hellas Verona nelle precedenti 27 gare giocate nella massima serie.
La rete di Antoine Bernede è la quarta subita dall’Atalanta da fuori area nella Serie A in corso, già tante quante quelle subite dai nerazzurri dall’esterno dell’area di rigore nell’intero campionato scorso.
Gianluca Scamacca ha realizzato 15 reti in 38 presenze con l’Atalanta in campionato: solo due giocatori italiani hanno raggiunto quota 15 marcature in meno gare con la Dea nell’era dei tre punti a vittoria: Filippo Inzaghi (19 partite nel 1996/97) e Mateo Retegui (20 nel 2024/25).
In aggiunta, questo è stato il 50° coinvolgimento in una rete per Gianluca Scamacca nei cinque grandi campionati europei.
350ª presenza per Marten de Roon nei cinque maggiori campionati europei. Considerando dalla prima stagione da de Roon in questo tipo di tornei (dal 2015/16) solo Piotr Zielinski (353) conta più gare disputate nei top-5 europei rispetto al centrocampista dell’Atalanta (350 appunto) tra i giocatori attualmente in Serie A.
200ª presenza per Davide Zappacosta con l’Atalanta tra tutte le competizioni. Considerando dalla sua prima stagione con i nerazzurri (dal 2013/14), l’esterno è il secondo italiano a raggiungere questo traguardo, dopo Rafael Tolói.