Verso Inter-Liverpool

Champions League, Chivu verso Inter-Liverpool: "Loro forti anche senza Salah. Akanji non sta bene, domani valutiamo"

Il tecnico dei nerazzurri ha presentato in conferenza stampa la sfida di Champions contro i Reds di Arne Slot

Dopo la super vittoria casalinga contro il Como, l'Inter si prepara a tornare in campo in Champions League a San Siro contro il Liverpool. Una sfida tutt'altro che semplice per gli uomini di Chivu che vogliono però mantenere il trend positivo in Europa per conquistare il quinto successo in sei gare giocate. Non sarà facile, perché l'avversario è ostico nonostante il momento no degli uomini di Slot che Chivu non vuole sottovalutare: "L'anno scorso hanno vinto la Premier, hanno iniziato bene quest'anno e poi hanno avuto difficoltà. Ma sono costruiti per questo, loro hanno valore individuale e collettivo e vogliamo dare intensità e fare come loro. Sappiamo tutti dell'intensità del Liverpool, della qualità che hanno, a livello sia individuale che collettivo". Sul caso Salah, in conferenza, ha sottolineato: "C'è una squadra, non c'è solo il giocatore. Dobbiamo preoccuparci del Liverpool in quanto squadra, non come individui". Sul possibile forfait di Akanji ha quindi detto: "Oggi non è stato bene e lo abbiamo mandato a casa, domani vedremo".

Intervenuto prima ai microfoni di Sky, il tecnico ha sottolineato: "Il Liverpool è una delle squadre più titolate e ha ambizioni ogni anno. Hanno avuto un calo, ma ci sta, ma per il valore della squadra hanno giocatori che capiscono i momenti e che si faranno trovare pronti quando serve, come domani. Salah? Non parlo dei problemi degli altri, anche noi abbiamo i nostri. Ovvio che Momo è un giocatore importante a livello mondiale, ma sono problemi che non ci riguardano. Lo stato di forma nostro viene dato dalla partita che dobbiamo affrontare, non è l'ultima che hai fatto ma la prossima che devi fare. Veniamo da un buon momento, abbiamo fiducia e stiamo lavorando per questo. Liverpool un test? Non abbiamo bisogno di certificati, ma di continuità e punti che ci faranno essere competitivi. Akanji? Non so dire, domani vediamo. Oggi non stava bene e l'abbiamo mandato a casa. Domani vediamo".

LA CONFERENZA STAMPA DI CHIVU

L'atteggiamento visto col Como è replicabile?
"Domani il Liverpool sarà intenso, come fu quelli di Klopp. L'anno scorso hanno vinto la Premier, hanno iniziato bene quest'anno e poi hanno avuto difficoltà. Ma sono costruiti per questo, loro hanno valore individuale e collettivo e vogliamo dare intensità e fare come loro. Loro hanno storia e cultura, nascono così per come viene vissuto il calcio in Inghilterra".

Pressione alta in vista?
"Tutto è replicabile, ma dipende dalla partita e dall'atteggiamento dell'avversario e dalle nostre energie. Dipende dall'energia giocando ogni tre giorni, non è semplice. Non è semplice mantenere quell'atteggiamento, bisogna capire i momenti per rifiatare senza perdere equilibrio. La partita dipende da mille cose".

Partite contro quelle come Liverpool e Como sono più inclini a quello che vuole fare questa Inter
"Si vedrà domani... A parole è tutto facile, sulla lavagna e a video anche. Il problema è quando devi portare in campo qualcosa che ti permette di dare forza alle parole. Sappiamo tutti dell'intensità del Liverpool, della qualità che hanno, a livello sia individuale che collettivo. L'Inter ha portato alta la bandiera dell'Italia in giro per il mondo: non si raggiungono due finali Champions e una di Europa League in cinque anni così facilmente, e va esaltato. Una squadra italiana che gioca così merita qualche elogio, a parte il risultato finale".

Questione Salah
"Sappiamo cosa rappresenta per il calcio mondiale, conosciamo il suo valore e quello che ha dato. Sappiamo che ci sono dei giocatori pronti a sostituirlo, il loro livello rimarrà comunque alto lo stesso. C'è una squadra, non c'è solo il giocatore. Dobbiamo preoccuparci del Liverpool in quanto squadra, non come individuo".

Condizioni di Akanji e il punto sulla difesa
"Manuel oggi non si è allenato, perché non sta bene, vediamo domani. Acerbi credo sia il difensore con più minuti, insieme a Bastoni e Akanji stesso. Bisseck ha cominciato a fare vedere quello che ci aspettavamo, perché c'è il bisogno del contributo di tutti e ultimamente ha giocato di più. Le scelte si fanno in base alle mie intuizioni, all'avversario, a come penso di affrontarlo. Acerbi può giocare due volte in tre giorni, per come è fatto: qualcuno gli ha dato qualcosa che ad altri non ha dato, perché recupera molto in fretta. Può giocare tranquillamente".

Zona mista sui corner?
"Ma mista era anche prima dell'Atletico, quando avete fatto un caso su un gol subito e ci girava a tutti, che è stato un caso. Prima veniva interpretata come un disturbo, soprattutto della seconda linea, e ora andiamo più sulla marcatura".

Dumfries e Darmian?
"Sono ancora fuori, non so per quanto. Non lo so, onestamente. Migliorano: Darmian sta rientrando, a breve inizierà il programma di condizionamento. Denzel sta lavorando in palestra senza mettere peso: cammina senza dolore, ma ci vorrà del tempo".

Obiettivo vincerle tutte, ma quanto sarebbe importante evitare i playoff di Champions?
"È l'obiettivo di tutti, se poi dovremo farli saremo pronti. Stiamo lavorando sulla possibilità di dare minuti a tutti, stiamo facendo le nostre rotazioni per cercare di accontentare i nostri giocatori, per dargli fiducia".

Una vittoria domani sera cancellerebbe il finale della scorsa stagione?
"È una bella domanda, è difficile da valutare quello che loro hanno dentro. Io so per certo l'impegno che danno tutti i giorni per essere competitivi in questa stagione: quello che è accaduto l'anno scorso non si può cancellare, bisogna stare con la schiena dritta e la testa alta per tenere alto il livello. Io non so se una vittoria ti possa dare qualcosa o una sconfitta ti possa togliere, so che ogni volta che abbiamo perso abbiamo reagito e che nel quotidiano lavoriamo ogni giorno per migliorare. Non è stato semplice neanche per loro, con un allenatore che può anche creare confusione dopo quattro anni con un grande allenatore che ha fatto grandissime cose, ma ci mettono tutto per essere competitivi".

L'Inter di Chivu si diverte a cambiare le carte, c'è tanta disponibilità
"S
ono contento di quello che stanno facendo loro, per il mio modo di vedere il calcio e la vita non metto muri, ma sto cercando di costruire ponti, anche per uscire dalla comfort zone. Ho la fortuna di avere giocatori che apprezzano questo comportamento: a volte sono confusi, magari, ma il caos ti fa anche pensare a qualcosa in più. Poi non penso di aver creato troppo caos... Se domani chiedo a Marcus di fare il centrocampista sono convinto lo faccia con piacere (ridono, ndr). Ho visto belle cose, non per i vostri giudizi, ma per quello che cerco per dare una base. I calciatori danno sempre il massimo e cercano di aiutare la squadra".