Neymar maxi-squalifica, ecco perché: "Figlio di p..." e mani al collo all'arbitro

La Conmebol ha reso noto le motivazioni per i quattro turni di stop. Solo David Luiz lo ha separato da Osses

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Quattro turni di squalifica e Copa America finita per Neymar dopo la "testata" a Murillo nell'ultimo Brasile-Colombia. Una sanzione eccessiva a giudicare dall'esterno, ma a leggere le motivazioni si scopre molto di più. Neymar avrebbe afferrato al collo l'arbitro Osses, insultandolo ripetutamente - almeno cinque volte si legge - con "figlio di p...". Solo l'intervento di David Luiz ha potuto dividere il capitano verdeoro dall'arbitro.

L'accenno di testata a Murillo e il litigio con Bacca, in effetti, sembravano un po' pochi per giustificare le quattro giornate di squalifica inflitte a "O'Ney". A fare chiarezza ci ha pensato la Conmebol che ha reso pubbliche le motivazioni del Tribunal de Disciplina mettendo in luce anche i 10mila dollari di multa per l'attaccante brasiliano.

Al termine della partita persa 2-1 dal Brasile contro la Colombia, Neymar ha afferrato per il collo l'arbitro chiamandolo ripetutamente "figlio di p...". Almeno cinque volte secondo il referto consegnato dallo stesso Osses. Solo l'intervento di David Luiz è riuscito a separare i due ed evitare guai peggiori. In ogni caso la federazione brasiliano ha presentato ricorso contro la squalifica nella speranza di una riduzione della sanzione e di poter disporre del proprio capitano in un'eventuale finale di Copa America.

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