le decisioni

Serie A, pugno duro del Giudice Sportivo con Nzola: tre giornate, squalifica e multa per Gila

L'attaccante del Pisa è stato squalificato per tre giornate dopo il calcione rifilato a Keita nel finale di Pisa-Parma

© IPA| Pisa: Nzola

Il Giudice Sportivo della Serie A Gerardo Mastrandrea non fa sconti a Mbala Nzola e, anzi, utilizza il pugno duro con l'attaccante del Pisa. Dopo il brutto fallo a palla lontana nei confronti di Keita in Pisa-Parma e la conseguente espulsione del calciatore, la squalifica comminata all'angolano è di tre giornate. Tra gli squalificati, per una giornata, anche Gila della Lazio, che ha ricevuto anche una multa di 10mila euro per aver "rivolto espressione gravemente irrispettosa al direttore di gara", e Celik della Roma. Salta la prossima gara anche Perrone del Como, squalificato per una giornata per somma di ammonizioni.

Mastrandrea, nel comunicato diramato nel pomeriggio, ha sottolineato le motivazioni che hanno portato alla maxi stangata contro Nzola. Si legge, infatti, che lo stop è stato comminato "per avere, al 48° del secondo tempo, con il pallone non a distanza di giuoco, colpito un calciatore avversario con un forte calcio alla gamba". Per Gila, invece, si tratta di squalifica "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario (Seconda sanzione); per avere inoltre, al 33° del secondo tempo, dopo la notifica del provvedimento di ammonizione, rivolto espressione gravemente irrispettosa al Direttore di gara".

Squalificato anche il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso, per una giornata, "per avere, al 14° del secondo tempo, uscendo dall'area tecnica, contestato una decisione arbitrale".

Entrano in diffida Frese (Verona), Diego Carlos (Como) e Thorstvedt (Sassuolo).

Multe salate per Juventus, Como, Napoli, Verona e Lazio. Per i bianconeri 10mila euro di ammenda "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato cinque fumogeni e tre bottigliette di plastica nel recinto di giuoco; per avere inoltre, al 29° del secondo tempo, rivolto un coro denigratorio nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS". Per quanto riguarda il Como 5mila euro di multa "a titolo di responsabilità oggettiva, per avere ingiustificatamente ritardato di circa quattro minuti minuto l'inizio del secondo tempo". Stessa sanzione pecuniaria per il Napoli "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato quattro petardi nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS". Sanzione per lancio di petardi anche per il Verona, ma di 3mila euro. Multa per ritardo anche per la Lazio, sanzionata "a titolo di responsabilità oggettiva, per avere ingiustificatamente ritardato di circa due minuti l'inizio del primo tempo".