Basket, ancora allerta e polemiche per Virtus Bologna-Hapoel Tel Aviv

"Chiediamo al Comune, alla Regione e alla Citta Metropolitana che impediscano lo svolgimento della partita non sulla base di giustificazioni opportuniste ma per coerenza di fronte alla presa di posizione politica di interrompere i rapporti con il governo israeliano. Non accetteremo scarica barili e tentativi di lavarsi le mani da parte delle istituzioni locali". Così, sulla loro pagina Facebook, i Giovani Palestinesi Bologna in vista della partita di Eurolega di basket tra la Virtus Bologna e l'Hapoel Tele Aviv in programma il 12 dicembre. Proprio quel giormo alle 17.30 gli attivisti, hanno indetto una manifestazione 'No Virtus-Hapoel' dando appuntamento al Giardino Parker-Lennon. "È inaccettabile - si legge nel post - che il Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna e la Città Metropolitana concedano uno spazio pubblico per svolgere l'ennesima partita del genocidio.

Lo svolgimento della partita Virtus-Hapoel Tel Aviv del 12 dicembre è ancora più inaccettabile alla luce del fatto che nel mese di maggio sia il Comune di Bologna sia la Regione Emilia Romagna che controllano l'Ente Fiera presso cui si svolgerà la partita hanno pubblicamente dichiarato che avrebbero interrotto le relazioni con lo Stato illegittimo di Israele". Quindi proseguono i Giovani Palestinesi Bologna, "rifiutiamo la narrazione della partita, Virtus-Hapoel, in una mera questione di ordine pubblico. Riportiamo invece l'attenzione sul fatto che si conceda per l'ennesima volta uno spazio pubblico della città di Bologna a una squadra di uno 'Stato' che sta compiendo un genocidio e che è responsabile di 77 anni di occupazione coloniale e pulizia etnica".