ALPINISMO

Simone Moro: "Macché by-pass, tutte... cavolate. Mi hanno ripulito un'aorta, tra un paio di giorni torno a casa"

L'alpinista bergamasco parla dall'ospedale di Kathmadu nel quale è attualmente ricoverato

di Stefano Gatti

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Prime parole di Simone Moro dall'ospedale di Kathmandu nel quale si trova attualmente ricoverato dopo l'attacco cardiaco dello scorso fine settimana. Il cinquantottenne alpinista bergamasco rassicura tutti via social sulle sue condizioni di salute, preannuncia il rientro in Italia nel giro di pochi giorni e inveisce contro che aveva diffuso ingiustificato allarmismo riguardo alla vicenda che lo ha visto suo malgrado protagonista durante la fase di acclimatamento della spedizione invernale al Manaslu - ormai tramontata - che aveva intrapreso con il giovane nepalese Nima Rinji Sherpa e il videomaker-alpinista polacco Oswald Rodrigo Pereira.

"Ciao ragazzi, oggi è martedì 16 dicembre e vi parlo dalla mia stanza qui all'HAMS Hospital. Tutti voi sapete quello che è successo, magari però non nel dettaglio. Nonostante nei giorni scorsi avessi ben altro per la testa, ho letto un pò tutto quello che hanno pubblicato su di me. Hanno scritto di tutto: che mi avevano messo il by-pass, lo stent, il pacemaker, che mi avevano operato a cuore aperto. Tutte... cavolate, per non dire di peggio! Non mi hanno messo niente. Mi hanno ripulito l'aorta coronarica sinistra che era tappata. Chissà da cosa e chissà da quanto tempo. Tutti noi abbiamo due aorte coronariche che alimentano il cuore. Una delle mie era ostruita. Quando il nostro cuore si accorge che una sua parte non funziona ti invia un allarme. Mentre mi trovavo a cinquemila metri di quota ho avuto un attacco cardiaco. In maniera rocambolesca siamo riusciti ad organizzare un elicottero che però solo all'indomani ha potuto prelevarmi e portarmi qui. Ho dovuto trascorrere una notte lassù, senza ossigeno supplementare e con un attacco cardiaco in corso. Fatto sta che mi hanno ripulito questa aorta che era occlusa al 45-50 per cento, liberandomela completamente. Adesso sto facendo una serie di controlli e comunque sto bene. Conto di rientrare in Italia nel giro di pochi giorni, dove mi sottoporrò ad ulteriori controlli medici. Mi hanno già detto che adesso devo pensare a recuperare, poi tornerò a fare quello che voglio".