L'infortunio di Denzel Dumfries impone un cambio di rotta immediato nelle strategie di mercato dell'Inter. La dirigenza nerazzurra ha individuato il profilo ideale per coprire la fascia destra: si tratta di Marco Palestra, gioiello di proprietà dell'Atalanta attualmente in prestito al Cagliari. Il giocatore piace per prospettive e qualità, ma la trattativa si presenta subito in salita, trasformandosi in una complessa partita a scacchi finanziaria che richiede il via libera diretto della proprietà.
L'Everest dei 40 milioni e il tesoretto arabo -
L'ostacolo principale è la valutazione fatta dalla famiglia Percassi: 40 milioni di euro. Una cifra definita un vero e proprio "Everest" rispetto ai 25 milioni che, secondo Tuttosport, si posso stanziare a gennaio. La palla passa ora a Oaktree: per chiudere l'operazione servirebbe un extra budget o una formula creativa (bonus o pagamento differito all'estate) che necessita dell'ok della proprietà americana, oltre a un indennizzo da riconoscere al Cagliari per l'interruzione del prestito. Un assist fondamentale potrebbe arrivare dal campo: se la squadra di Chivu dovesse vincere la Supercoppa, incasserebbe circa 11 milioni di euro (9,5 di premio più 1,5 per un'eventuale amichevole), liquidità preziosa per tentare l'affondo.
Le alternative low cost: Dodo e la pista Pisa -
Se la pista Palestra dovesse rivelarsi impercorribile per costi o tempistiche, Marotta e Ausilio hanno già pronti i piani di riserva. Da Firenze rimbalza la candidatura di Dodo, in uscita dalla Viola e considerato un profilo "pronto all'uso" per l'immediato. Un'altra opzione, favorita dagli ottimi rapporti tra i club, porta a Pisa dove gioca Idrissa Touré, soluzione che richiederebbe un esborso decisamente più contenuto.