
Gravina sul caso Allegri-Oriali: "Una figuraccia". Dubbi sull'arbitro per Milan-Como a Perth
Il presidente della Figc è tornato sulla vicenda che ha coinvolto l'allenatore del Milan e il vice di Antonio Conte. Sul fischietto asiatico "servono riflessioni"

Gabriele Gravina non usa mezzi termini: "L'aggressione verbale tra Allegri e Oriali? Stiamo parlando di una figuraccia". Il presidente federale poi si è espresso sulla potenziale squalifica che rischierebbe il tecnico del Milan: "Le sanzioni si applicano in caso di violazione del regolamento sportivo. Qui credo si tratti di un fatto culturale, bisogna riacquistare il senso dell'educazione. Purtroppo offendere sta diventando quasi normale, i movimenti delle panchine sono inguardabili e si è convinti che più si urla in panchina più si possano condizionare le decisioni di campo. C'è solo uno sconfitto all'interno di tutto questo, ed è il calcio".
Gravina è tornato anche sull'ultimo caso di insulti che aveva scosso il mondo del calcio, ovvero il terribile spettacolo andato in scena durante Cagliari-Roma: "Vale per Folorunsho, vale per i presidenti, per i tifosi e gli allenatori. Stiamo parlando del gioco del calcio e di rispetto, parliamo di fairplay, etica e rispetto, ce lo stampiamo sulle maglie, facciamo campagne e poi ci sputiamo addosso", l'attacco del presidente FIGC al termine del Consiglio Federale di oggi.
"ARBITRO ASIATICO PER MILAN-COMO? SERVONO RIFLESSIONI"
Un altro tema caldo che Gravina ha commentato è quello che riguarda Milan-Como, ufficializzata per l'8 febbraio a Perth: "La federazione ha dato una sua disponibilità ad assecondare una scelta che rientra nelle autonomie rivendicate giustamente dalla Lega Serie A. A noi non è arrivata ancora nessuna comunicazione". Poi però il presidente della Figc ha parlato dell'opportunità di far dirigere la partita da un fischietto di un'altra federazione: "Sul tema dell'arbitro asiatico e sull'equa competizione avremo invece qualche riflessione da fare: è un argomento che merita qualche riflessione, che dobbiamo fare con la Lega di A. Dobbiamo trovare un equilibrio tra le federazioni, non siamo contrari e non siamo favorevoli, vogliamo solo capire. Vogliamo creare un rapporto di crescita degli arbitri, ma occorre capire cosa si mette e cosa si riceve", ha aggiunto.
"ARBITRI ITALIANI ECCELLENZA INTERNAZIONALE"
Poi Gravina aggiunge: "Per principio non sono contrario agli esperimenti. Conosciamo la caratura degli arbitri italiani, che sono una vera e propria eccellenza del sistema internazionale. La Federazione italiana credo sia molto avanti rispetto a tutto il resto d'Europa sotto questo punto di vista. Stiamo costruendo un percorso di eccellenza, se questo percorso si può perfezionare con un confronto con professionalità estere credo, ben venga. Nella scelta della squadra arbitrale asiatica non parlerei di illegittimità. Simonelli è così attento al rispetto delle regole che diventa un termine forte. Ma con la confederazione asiatica, quella australiana e la nostra federazione dobbiamo trovare un equilibrio", ha concluso.