MILANO CORTINA 2026

Milano Cortina 2026, la Fis lancia l'allarme sulla neve artificiale: "Ritardi inspiegabili"

La principale fonte di preoccupazione è la sede di Livigno, che ospiterà le gare di snowboard e sci freestyle. La risposta del sindaco: "Tutto alla perfezione"

di Redazione

Allarme neve artificiale per le piste di Milano Cortina 2026: a lanciarlo è il presidente della Federazione internazionale di sci (Fis), lo svedese Johan Eliasch, che parla di "ritardi inspiegabili", in particolare a Livigno dove sono previste le gare di snowboard e freestyle. A meno di 50 giorni dall'inizio dei Giochi "non è ancora tutto pronto", ha detto a margine della libera di Coppa del Mondo in Val d'Isere. "Il Governo italiano e le Regioni che organizzano i Giochi hanno ancora molto lavoro da fare e devono accelerare i tempi. C'è un problema con la produzione di neve. Ci sono stati ritardi".

La principale fonte di preoccupazione è come detto la sede di Livigno: "Li chiamiamo tre volte al giorno, mattina, mezzogiorno e sera - ha sottolineato Eliasch, riferendosi agli organizzatori - C'è questo problema con la produzione di neve. Ci sono stati ritardi. Purtroppo, il governo italiano non ha stanziato fondi, quindi gli organizzatori stanno faticando ad arrivare a fine mese, il che è un vero peccato", ha dichiarato. "È inspiegabile, ma spero che tutto si risolva. Abbiamo un piano B, un piano C, un piano D... Ma è un peccato trovarci in una situazione in cui non avremmo mai dovuto trovarci".

Per poter innevare lo Snowpark di Livigno e creare le strutture, i salti e gli altri half-pipe necessari per le gare di snowboard e freestyle, gli organizzatori devono produrre grandi quantità di neve artificiale. I cannoni sparaneve sono alimentati dall'acqua di un bacino di raccolta collinare, il bacino del Monte Sponda, con una capacità di 203.000 metri cubi, la cui costruzione, costata 21,7 milioni di euro, è stata completata a fine novembre. L'inizio della produzione di neve artificiale era inizialmente previsto per la scorsa settimana.

IL SINDACO DI LIVIGNO: "TUTTO ALLA PERFEZIONE"
"Conosco il nostro territorio e non sono affatto preoccupato: avremo tutta la neve necessaria a fare una grande Olimpiade". Il sindaco di Livigno, Remo Galli, commenta così l'allarme della Federazione internazionale di sci sulla neve artificiale. "Ai primi di dicembre abbiamo inaugurato il bacino di innevamento di Monte Sponda. È stato necessario sostituire una valvola, ma nel rispetto dei tempi, e da alcune sere tutti i cannoni sono in funzione - osserva - . Sta andando tutto alla perfezione: Livigno è a 1.800 metri e nelle prossime settimane le temperature scenderanno ancora, per cui sono molto ottimista".

"Se c'è un posto che può garantire una grande Olimpiade, quello è proprio Livigno", insiste il primo cittadino mostrando il video dei cannoni dell'innevamento artificiale in funzione. "È stato fatto un grandissimo lavoro, per il quale ringrazio Simico, il commissario Saldini che in questi giorni è a Livigno, la Fondazione Milano Cortina 2026 e la Regione Lombardia, che con l'assessore Sertori è sempre presente. Stiamo facendo bene per Livigno e per l'Italia".