EX INTER

Guarin, inferno e ritorno: "Alcool, depressione e tre tentativi di suicidio. Ma sto vincendo la mia battaglia"

L'ex centrocampista nerazzurro: "Voglio mettere la mia esperienza a disposizione delle persone"

di Antonella Pelosi

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La luce dopo il buio, la rinascita dopo l'inferno. "Come sto? Sto vincendo la mia battaglia". L'ex Inter Fredy Guarin si guarda indietro e racconta la sua vita tra depressione, problemi con l'alcool e tentativi di suicidio. Ha provato a togliersi la vita tre volte: "Dio mi ha salvato". "Ho iniziato a bere durante gli ultimi mesi all'Inter. Stavo male per la mia situazione familiare - ha raccontato l'ex centrocampista colombiano al 'Corriere della Sera' - Mi stavo separando da mia moglie, ero lontano dai miei bambini. Quando mi sono trasferito in Cina la mia situazione è peggiorata. Quando sono andato in Brasile è scoppiato il Covid. In quel momento è venuto meno ciò che ancora mi salvava: il pallone. Sono rimasto senza niente, solo con me stesso". Poi il grido d'aiuto: "Un giorno ero a casa da solo e avevo bevuto. Chiamavo le persone, non rispondeva nessuno. Stavo pensando di farla finita. Ero stanco di tutto. Ho telefonato alla mia psicologa e al mio agente". A quel punto è iniziato il percorso riabilitativo in una fondazione che l'ha portato a non bere più. Ha rivisto i suoi figli: "Non mi hanno perdonato subito, ma con il tempo mi hanno compreso. Adesso lavoro nella fondazione con la mia psicologa, voglio mettere la mia esperienza a disposizione delle persone".