
Supercoppa italiana, Conte: "Alla fine ci si ricorda solo di chi ha vinto"
Il tecnico del Napoli presenta la finale di Riad: "Il Bologna può alzare il trofeo ma devono dimostrare di essere migliori di noi"

Antonio Conte ha presentato in conferenza stampa la finale di Supercoppa italiana contro il Bologna. "Abbiamo recuperato, stiamo preparando tutti insieme questa partita. È bello arrivare in finale, ma alla fine ci si ricorda solo di chi ha vinto. E sarà sempre così". Sul rischio che il Bologna abbia più fame. "Dovesse accadere questo sarebbe un limite nostro - ha spiegato l'allenatore del Napoli -. Il Bologna può alzare il trofeo ma devono dimostrare di essere migliori di noi. Dovremo almeno pareggiare la loro voglia di vincere".
LA CONFERENZA DI CONTE
Cosa è cambiato rispetto a Bologna-Napoli di 43 giorni fa?
"Bologna-Napoli non è stata positiva per noi, abbiamo perso 2-0. Nel secondo tempo hanno meritato, hanno dato qualcosa più di noi. Dopo quella partita gli infortuni ci hanno costretto a fare dei cambi tattici. Alcuni infortuni ci hanno costretti a trovare nuove soluzioni. Sia nella vittoria sia nella sconfitta, bisogna sempre ripartire. Dalle sconfitte si deve analizzare cosa non sia andato. Noi le abbiamo analizzate in maniera serena e onesta, inanellando cinque risultati utili consecutivi, cadendo due volte ma con il Milan siamo ripartiti bene arrivando alla finale di domani. Quando giochi ogni tre giorni non è semplice con questi ragazzi che sono sollecitati in maniera importante".
Le energie sono state recuperate? Farà delle valutazioni anche pensando ai rigori?
"Le cose positive di una vittoria e di raggiungere una finale ti portano energia e fiducia. Questa è una spinta molto importante per chi gioca questa finale. Abbiamo recuperato, stiamo preparando tutti insieme questa partita. È bello arrivare in finale, ma alla fine ci si ricorda solo di chi ha vinto. E sarà sempre così".
C'è il rischio che il Bologna abbia più fame del Napoli?
"Dovesse accadere questo sarebbe un limite nostro. Il Bologna può alzare il trofeo ma devono dimostrare di essere migliori di noi. Dovremo almeno pareggiare la loro voglia di vincere".
Annata strana per la tua storia. Dal punto di vista umano e sportivo, essere usciti da una difficoltà brutta, cosa dà in più come gruppo?
"Non dobbiamo dimenticare comunque da dove arriviamo, da un traguardo straordinario e inaspettato dopo un 10° posto. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. A inizio anno l'ho detto che sarebbe stata un'annata complicata, avendo immesso 9 giocatori nuovi. Non si fanno i trapianti in quattro e quattr'otto. Sapevo che sarebbe stata la mia stagione più difficile, ma alla fine in campionato siamo dove dovremmo essere. Siamo venuti a giocarci la Supercoppa e siamo in finale. Abbiamo la possibilità di vincere un titolo e andare avanti nelle altre competizioni. Nonostante le complessità e tanti si dimenticano che abbiamo avuto infortuni seri di giocatori importanti. È inevitabile che ci sia un’incidenza, ma a volte si fa finta di non vedere".
La partita di quest'anno e quella dell'anno scorso vi ha dato indicazioni utili per domani?
"È inevitabile che si vadano a vedere le partite, le cose positive e dove si può migliorare. Lo farà sicuramente il Bologna, fa parte delle strategie. Noi la stiamo preparando, è inevitabile che stiamo studiando, come abbiamo studiato il Milan e studieremo la prossima di campionato. E' giusto che io che il mio staff diamo suggerimenti importanti sia in fase difensive che offensiva".
Cosa ne pensa di Italiano?
“Di Vincenzo posso parlare solo bene. Ha tanta voglia di imparare e migliorare. Ha fatto la gavetta, come l’ho fatta io e dove è andato ha sempre fatto bene. Ha una passione grandissima e vuole sempre migliorare. Noi allenatori dobbiamo cercare, ogni giorno, di crescere e rendere migliori le nostre conoscenze. E lui ha fame, ha voglia di arrivare, ha passione e si vede. Ha fatto un ottimo lavoro ovunque sia stato".