Momenti di autentico terrore per i ragazzi della Sc Padovani Polo Cherry Bank. La squadra ciclistica del team manager Alessandro Petacchi, vincitore di numerose tappe a Tour, Giro e Vuelta, nonché di una Sanremo, è stata vittima di un agguato mentre si allenava lungo le strade del Veneto, nei pressi di Dolcé. All'improvviso un'auto scura si è avvicinata al gruppo, ha affiancato i ciclisti e a ha esploso due colpi a salve con un’arma. Per ora ignoti i motivi. Tutti sotto shock i ragazzi e lo staff della squadra. Immediata la denuncia alle autorità.
"Siamo sollevati che tutti i ragazzi siano sani e salvi dopo quanto successo - ha detto il presidente, Galdino Peruzzo - . Si tratta di una vicenda terribile che ci auguriamo non si ripeta mai più: la strada è la palestra dei nostri ragazzi e, come società, abbiamo provveduto ad adottare tutte le misure del caso per farli pedalare in sicurezza. Purtroppo, di fronte alla follia di certi soggetti, non possiamo davvero fare nulla. Quanto è successo in Val d'Adige, peraltro, non è l'unico episodio di aggressione da parte di automobilisti agli atleti della Padovani impegnati in allenamento in queste settimane. Va ricordato che anche nello scorso mese di settembre Marco Palomba era stato investito da un pirata della strada, è necessario sensibilizzare tutti coloro che si mettono al volante ad una cultura di maggiore rispetto".
Incredulo il direttore sportivo Dimitri Konychev, anche lui ex grande delle due ruote: "La zona del Lago di Garda è una delle più ospitali e adatte per allenarsi in questo periodo. Ogni giorno tracciamo con cura e attenzione i percorsi di allenamento per evitare le principali arterie di comunicazione e gli orari di maggior traffico, non a caso ci eravamo spostati in Val d'Adige, su una strada scorrevole e piuttosto ampia che di sabato è libera dal traffico pesante. I nostri atleti indossano del vestiario visibile e hanno sulle proprie bici le luci per farsi notare dagli automobilisti. Abbiamo seguito i ragazzi dal primo all'ultimo chilometro, ogni tanto con l'ammiraglia diamo la possibilità agli autisti di sorpassare, però serve maggior rispetto".