"Con Matteo siamo cresciuti insieme, mio papà era il suo allenatore. Per me è come un fratello maggiore, ho sempre potuto contare su di lui": Flavio Cobolli parla del forte legame con Berrettini e del suo anno d'oro, come ospite di Che Tempo che Fa. "Come è avere mio padre come coach? Non posso dirlo, sono in tv - ha scherzato il tennista romano, intervistato ieri sera da Fabio Fazio - Litighiamo spesso, purtroppo ha sempre ragione. È un rapporto difficile, ma ci stiamo lavorando" ha sottolineato con una risata. Dal padre deriva il tifo per la Roma. "Quando sono nato papà è venuto in ospedale con la maglia di Francesco Totti" ha raccontato. Ospiti in studio anche il capitano di Davis, Filippo Volandri, e le due coppe vinte, la Davis e la Bj King delle azzurre. Cobolli, parlando del successo di Bologna, ha mostrato la Davis che si è tatuato sulla gamba sinistra e ha reso omaggio ai grandi assenti della Finale. "Se abbiamo vinto è stato anche grazie al supporto di Sinner e Musetti".
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