L'ANALISI

L'Inter ingrana la quarta e difende la vetta nel segno di Lautaro e Pio Esposito

A Bergamo gli uomini di Chivu conquistano una vittoria preziosa nella serrata lotta scudetto e chiudono il 2025 al primo posto da soli

di Stefano Ronchi

Pisa, Como, Genoa e Atalanta. Alla New Balance Arena l'Inter ingrana la quarta vittoria di fila in campionato e chiude il 2025 guardando tutti dall'alto in basso in vetta alla classifica. Dopo la nota stonata della Supercoppa Italiana col Bologna, a Bergamo gli uomini di Chivu hanno risposto subito presente nella serrata corsa scudetto e difeso con personalità il primo posto dagli assalti di Milan e Napoli.

Contro l'Atalanta ci ha pensato ancora capitan Lautaro, al top della condizione, a togliere le castagne dal fuoco per la capolista, rompendo l'equilibrio con freddezza in un match tirato e molto tattico segnato da ritmi alti, tanta fisicità nei duelli e anche da qualche errore di troppo sottoporta. Ma il bomber argentino non è stato l'unico protagonista della vittoria contro la Dea.

Al netto delle buone prestazioni di Bisseck e Akanji in difesa e del dinamismo di Barella e Zielinski in entrambe le fasi in mediana, la gara con l'Atalanta è infatti cambiata dopo l'ingresso di Pio Esposito. Appena entrato in campo, il classe 2005 ha raccolto subito uno sciagurato passaggio in orizzontale di Djimsiti e servito col contagiri a Lautaro l'assist per l'1-0, poi ha continuato a far valere il fisico spalle alla porta, ad avviare il pressing sulla costruzione dal basso della Dea e a tenere impegnati i marcatori bergamaschi mostrando la solita cattiveria agonistica e capacità di entrare rapidamente in partita.

Tutto con una naturalezza e una personalità che ribadiscono la serenità del ragazzo e le qualità del gioiellino nerazzurro all'interno del rettangolo di gioco, nelle dinamiche offensive quando ci sono pochi spazi e nello scacchiere di Chivu, costretto ormai a considerare Pio più di una seconda scelta quanto Thuram non è al top. L'Inter archivia il 2025 in vetta da sola nel segno di Lautaro ed Esposito.