FORMULA UNO

Verstappen: "La power unit Ford ha un bel suono... vivace"

Nel podcast di casa RB il quattro volte campione del mondo parla della power unit Ford ma non scopre le carte

di Stefano Gatti

© Getty Images

“Suona bene. Certo, l'ho sentita solo al banco ma la power unit Ford ha un bel suono, direi vivace. Non so come abbiano fatto esattamente a svilupparlo ma è decisamente buono. Certo, non è quello di un V10!" 

Si limita agli aspetti "cosmetici" Max Verstappen quando si tratta di sbilanciarsi (anzi no!) sulla power unit che nel Mondiale dell'ormai imminente 2026 spingerà la sua Red Bull. Nel corso del podcast amico "Talking Bull", il quattro volte campione del mondo ha definito "vivace (il termine da lui usato è "crisp", letteralmente croccante") il canto della PU con la quale la Casa di Detroit rientra nel mondo dei Gran Premi in associazione con i "Tori" ed alla quale Verstappen affida gran parte delle sue speranze di riprendere la rincorsa ai sette titoli iridati di Michael Schumacher (del quale ricorre oggi il dodicesimo anniversario dell'incidente sugli sci a Meribel) e di Lewis Hamilton, intettotta quest'anno da Lando Norris.

© Getty Images

 Max ovviamente non argomenta oltre e non lo fa nemmeno Mark Rushbrook (Global Director di Ford Racing) facendo a motorsport.com il punto dello sviluppo della power unit americana già molto temuta dalla concorrenza (insieme a quella Mercedes) per il giallo del rapporto di compressione "a caldo" (è il caso di dirlo) che potrebbe garantire a Red Bull, Mercedes e team assistiti un vantaggio iniziale non indifferente, visto il via libera già ricevuto dalla FIA in barba alle proteste formali di Ferrari, Audi e Honda.

"Siamo in linea con i nostri piani, ma la realtà delle cose sarà chiara solo quando il motore sarà montato sulla macchina e affronterà la pista nei test di Barcellona alla fine di gennaio. Solo là vedremo i primi frutto del lavoro degli ultimi tre anni. Ci sono sempre nervosismo e aspettative in questa fase, anche se abbiamo fatto tantissimo lavoro sul banco. Dal punto di vista della progettazione e delle simulazioni al baco siamo sereni ma finché non si arriva in pista non è possibile avere la certezza di aver fatto tutto per bene".