Nella ritmica Sofia Raffaeli, agente delle Fiamme d'Oro, dopo l'exploit olimpico, è riuscita nel 2025 a mantenere intatto il suo status internazionale, forse migliorandolo di un'accresciuta consapevolezza interpretativa, malgrado il ricambio generazionale e l'ampliata concorrenza, e ribadendo con forza la sua volontà di restare nel poker delle sovrane dei piccoli attrezzi, assieme a Darja Varfolomeev, Stilijana Nikolova e Tasija Onofrijcuk, almeno fino a Los Angeles 2028. Gli ori nei concorsi generali di Baku e Milano, in Coppa del Mondo, i titoli del cross battles e alla palla dell'European Cup, sempre nella capitale azera, il dominio al cerchio sulle note ormai iconiche di "Tu si na cosa grande" di Domenico Modugno, sia all'Unipol Forum di Assago sia a Rio de Janeiro, nella rassegna iridata, dalla quale torna pure con il bronzo all around, come nel '24 all'Arena Porte de la Chapelle de Paris (quarto podio generale consecutivo contando anche Sofia 2022 e Valencia 2023), e il terzo posto alla palla su "Making Christmas", colonna sonora del capolavoro di Tim Burton: sono queste le gemme collezionate dalla poliziotta marchigiana, alle quali si aggiungono però il non banale argento europeo al cerchio, in quel di Tallinn, la piazza d'onore milanese alle clavette, al ritmo struggente di "Cu ti lu dissi" di Redi Hasa e Maria Mazzotta, un altro bronzo estone ancora nel doppio attrezzo e uno al cerchio, nella primissima sofferta uscita di Sofia, in World Cup. Inutile aggiungere i piazzamenti dei tornei, al Grand Prix di Marbella, o a Cluj Napoca, puri esercizi di stile per gli amanti delle statistiche. A proposito di primati: a livello nazionale, sommando il nastro de "El tango de Roxane", Raffaeli centra il quarto completo assoluto consecutivo, raggiungendo nell'albo d'oro di tutti i tempi Marina Odorici, Susanna Marchesi e Laura Zacchilli. Nel mirino ora c'è Veronica Bertolini, davanti con cinque tricolori, mentre Julieta Cantaluppi è ancora lontana con le sue sette affermazioni personali. L'unico neo, a volerne trovare uno, è forse il secondo posto con la sua Ginnastica Fabriano nella Final Six di Torino, dietro la sorpresa Raffaello Motto Viareggio e davanti a San Giorgio Desio, ASU Udine, Armonia d'Abruzzo e Milanese Forza e Coraggio. Separatasi da Claudia Mancinelli, a fine giugno, pronta a cominciare un nuovo entusiasmante percorso tecnico con Amina Zaripova, coach di Margarita Mamun, oro individuale nel 2016, e orfana di Milena Baldassarri, la compagna di mille avventure, ritiratasi dopo le Olimpiadi, il vulcano di Chiaravalle ha ritrovato nell'ambiente familiare del Pala Cesari e in Anna Piergentili e Tara Dragas l'energia per guardare al futuro con rinnovato entusiasmo.
Le due nuove compagne di strada, una più societaria - anche se in rampa di lancio pure in Nazionale - l'altra in maglia azzurra, sono state due dei tanti volti nuovi del 2025. Il 2009 di San Severino Marche ha vinto un paio di bronzi (cerchio e clavette) in Trentino, e sarebbe stata la sorpresa della "Montagna dei Campioni" se l'abruzzese Enrica Paolini, dell'Armonia d'Abruzzo, non avesse fatto addirittura meglio, conquistando tre terzi posti, nel completo, a palla e nastro, Entrambe faranno scintille d'oro e d'argento, dividendosi la posta del "Julieta Shishmanova", il Gran Premio di Burgas, in Bulgaria. Il botto di Dragas, in senso positivo, è stato ancora più fragoroso. La diciottenne di San Daniele del Friuli - a parte le uscite promettenti a Thiais in Francia e in Transilvania, nonché i due "titoloni" (clavette e nastro) e i tre argenti (uno nel Completo) folgaretani - è arrivato alla consacrazione internazionale aggiudicandosi l'oro al nastro a Milano, nella finalissima del Circuito FIG, sull'inno carioca di "Cria" di Ivete Sangalo. Un acuto seguito, nello stesso attrezzo, all'argento dell'European Cup (con bis alle clavette e il bronzo al cerchio) e al terzo posto in Coppa, sempre a Baku, come alla palla del Forum meneghino. Sei podi che hanno proiettato la ginnasta allenata dalla madre Spela Alenka Mohar, tra le stelle planetarie della disciplina. E a certificarlo va annoverata pure la quinta piazza nel concorso generale di Tallinn, immediatamente dietro le quattro reginette: Darja, Sofi, Stili e Tasija. È anche grazie all'apporto dell'agente friulano e di Alice Taglietti che la scuola di ritmica italiana si aggiudica l'oro nel Team Ranking continentale. La Fgi si laurea campione d'Europa sulle rive del Baltico e il merito, oltre che delle individualiste, è pure della squadra. Dopo l'addio a Emanuela Maccarani, a fine marzo, e il ritiro di Martina Centofanti e Daniela Mogurean, l'Accademia di Desio riparte dalla nuova capitana, Laura Paris, che, assieme alle colleghe dell'Aeronautica Militare - Serena Ottaviani, Alexandra Naclerio e Giulia Segatori - e alle viareggine Chiara Badii e Sofia Sicignano, sale anche sul gradino più basso del podio estone con i 5 cerchi di "Saltarello", brano composto da Enrico Melozzi. Nella stessa routine, con Laura Golfarelli al posto del bronzo olimpico di Rho, era già risuonato Mameli, alla seconda edizione dell'European Cup. Inno poi riproposto pure in casa, in un Assago sold out e in diretta televisiva su La7, con Lorjen D'Ambrogio all'esordio nel sestetto di Mariela Pashalieva e Valeria Carnali. All'allenatrice bulgara vanno attribuiti anche l'argento nel cross battles e il bronzo azero nel misto rock and roll "Trouble/Tutti frutti" di Elvis Presley, per un totale di cinque medaglie d'Insieme ottenute in appena cinque mesi di gestione. Pashalieva lascerà la Nazionale a fine settembre, per ragioni familiari, e dopo un Mondiale storto, a Rio de Janeiro, dove il gruppo azzurro chiude al 15° posto all around, fuori da entrambe le finali di specialità. Era dal 1967, anno di partenza della rassegna FIG, che l'Italia non era mai andata oltre la dodicesima piazza, datata 1969, a Varna, in Bulgaria, unica volta fuori dalle migliori 10. Al rientro in palestra il progetto di squadra, guidato dal Presidente Facci in persona, DTN ad interim della Sezione, riparte con due collegiali permanenti, a Desio e Chieti. La sfida per il 2026 è già iniziata, con attrezzi e coreografie nuove di zecca e l'obiettivo del torneo pre-qualificante di Francoforte, il prossimo agosto.
Il progetto riprende il via anche con la forza di un movimento in salute, che dalle 17.932 agoniste del 2022 è passato alle 18.179 del 2023 e alle 18.612 del 2024, per arrivare alle 20.487 odierne, il numero più alto di tutte le sezioni dopo la GAF, leader d'iscrizioni a quota 36.958. Un altro riscontro esaltante arriva dal vivaio. A parte i successi al Comegym di Instanbul in Turchia di Ginevra Bindi, Carol Michelotti (protagoniste anche a Baku e nel 3° Mundial baby in Bulgaria) Melissa Musacci ed Emma Visintin, al top nell'individuale e nel team ranking junior e pre-juniores, brillano di luce propria le farfalline del progetto di Settimo Torinese. Flavia Cassano (Ginnastica Ritmica Iris), Elisa Maria Comignani (Armonia d'Abruzzo), Chiara Cortese (Eurogymnica), Virginia Galeazzi (Aurora Fano), Ginevra Pascarella (Ritmica Piemonte) ed Elisabetta Valdifiori (Cervia Ginnastica e Sport), dal Pala200 in Piemonte sono volate prima a Tallinn per vincere un titolo giovanile, nello specifico ai 5 nastri, che mancava al palmares federale di categoria, e per bissare il bronzo all around del 2019, poi sulle rive del Caspio, per mettersi al collo l'argento con le 10 clavette in Coppa Europa, e infine a Sofia, nella rassegna iridata juniores, per festeggiare un'altra piazza d'onore nel misto e un bronzo con i nastri. Altri cinque acuti delle piccole donne di Tiziana Colognese ed Elisa Vaccaro che ribadiscono l'impostazione vincente del lavoro d'Insieme italiano, ora come nel futuro prossimo. E a questo domani di speranza si uniscono tanti altri profili: la Taglietti, splendida alla 10ª Aphrodite Cup, in Grecia con Isabelle Tavano; Viola Sella, in crescita tra Sofia e Tashkent - in Uzbekistan con la compagna della Lightblue - prima dell'infortunio che la terrà ferma per diversi mesi; Michelle Greganti, Emma Carleschi, Enrica Marletta e Veronica Zappaterreni, le fantastiche quattro dell'Irina Deleanu Cup a Brasov, in Romania; Sofia Maffeis e Giulia Dellafelice, studentesse da 10 e lode alle Universiadi del Rhine-Ruhr, lì dove si farà male Bonicelli. E a proposito di Lorenzo, sempre al centro di ogni nostro pensiero, ci piace chiudere con la dedica più bella, quella riservatagli da Sofia Raffaeli dal Parco Olimpico di Barra da Tijuca, dopo l'oro mondiale al cerchio, e rimbalzata su tutti i telegiornali nazionali. Va dove ti porta il cuore, scriveva Susanna Tamaro. Se la ritmica italiana seguirà il consiglio, in fondo al tunnel troverà solo pace, armonia…e tanto amore, quello che le dimostrano ogni giorno centinaia di migliaia di piccole praticanti che con body colorati, chignon, mollettine e mezzepunte calcano le pedane di tutto il Bel Paese sognando di diventare Farfalle.