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Open Var, Rocchi: "Gol Davis in Udinese-Lazio buono, se non credono alla buona fede lascio domani"

Il responsabile Can A ha chiarito gli episodi più discussi della 17esima giornata di Serie A

di Luca Bucceri

© Getty Images

Ospite a Open Var, format di Dazn, Figc, Aia con la collaborazione della Lega Serie A, il responsabile Can A Gianluca Rocchi ha fatto luce sugli episodi più controversi della 17esima giornata di Serie A. Dal gol di Davis in Udinese-Lazio, passando per quello di Nico Paz in Lecce-Como, ma anche il rigore di Milan-Verona per contatto Nkunku-Nelsson e il contatto Paleari-Idrissi in Torino-Cagliari, tante sono state le azioni spiegate, con tanto di replica alle critiche.

Sulla rete di Keinan Davis in Udinese-Lazio, viziato da un possibile fallo di mano dell'inglese, la discussione in sala Var ruota attorno all'immediatezza secondo la regola 12: "Quando le cose non sono oggettive è un problema. Dobbiamo fare due valutazioni, perché ci sono due tocchi di mano. Il primo a centrocampo non è punibile, il secondo invece quello di Davis. All'inizio il Var non si è accorto che aveva segnato lui, può sembrare superficialità, ma fa capire invece quanto tempo passa prima del gol. Il vero problema è l'immediatezza, qualcosa di immediato è il tocco di mano e il gol in 2-3 secondi. Il problema degli arbitri è che non c'è oggettività, non c'è un parametro o secondi da contare, cerchi di essere logico in quello che fai. Davis recupera palla, fa 3-4 dribbling, questa non è mai immediatezza. Sono sincero, se io da fuori devo capire, e non sono un arbitro, quale delle due è la visione corretta, faccio fatica. Su questa regola andrebbe fatta chiarezza, lo dico io e me ne assumo le responsabilità, perché alle persone servono risposte oggettive. In questo momento "immediatamente" ci mette in difficoltà, non posso dire oggi ai ragazzi che hanno sbagliato. Questa clip verrà girata all'Ifab, se leviamo questa norma si rientra però nella soggettività e può essere più comprensibile".

Sulle polemiche successive, con la lettera della Lazio, Rocchi è stato chiaro: "Non entro negli argomenti politici, l'ho sempre detto a tutti senza problemi e lo ribadisco: se qualcuno non crede alla nostra buona fede, io domani mattina lascio, senza mezze misure. Che si debba mettere in dubbio la nostra buona fede, su questo argomento non entro. Vengo qui e faccio sentire gli audio e i ragazzi si mettono a disposizione. È non è piacevole far sentire gli audio quando si è commesso un errore. Se qualcuno pensa che noi non siamo onesti intellettualmente... il nostro obiettivo è far meno errori possibili. Poi li commentiamo e sbagliamo. E se foste con me qualche weekend vedreste quanto mi incazzo".

Sul gol convalidato a Nico Paz in Lecce-Como dopo un contatto dubbio su Ramadani: "Queste decisioni non vanno sanzionate, questi interventi non vanno puniti. Ho detto ai ragazzi di stare attenti, perché devono essere falli chiari e giallo o interventi di gioco. La decisione qui è corretta, sia dell'arbitro che del Var".

Sul rigore concesso al Milan contro il Verona per il contatto Nkunku-Nelsson, Rocchi ha poi sottolineato: "Rigore chiaro, 100%, bravo Fabbri a darlo. Devo essere sincero, quando l'arbitro dà questo rigore in campo dai un messaggio potente".

Sul contatto Paleari-Idrissi in Torino-Cagliari, col dubbio se il portiere avesse preso la palla con le mani fuori area e il conseguente contatto tra i due con la gamba alta dell'estremo difensore: "È un rigore da assegnare con ammonizione, l'immagine del contatto non è stata considerata ed era quella più importante da mostrare all'arbitro. Quella gamba non deve essere in quella posizione, inizialmente Doveri avrebbe dovuto fischiare punizione ed espulsione perché se fosse stato fuori area la decisione era corretta, ma purtroppo nasce da un fuorigioco sbagliato in maniera evidente e noi di questo non siamo contenti. La mancata valutazione finale porta all'errore, per noi è rigore e ammonizione".

Infine l'uscita di Svilar su Ostigard in Roma-Genoa, con la manata del portiere rifilata al difensore: "Questo è rigore perché il portiere è in ritardo, va a cercare il pallone e trova il viso. Non è una decisione facile, ma guardando immagini e regolamento è rigore".