L'INTERVISTA

Inter, Moratti: "Sì, ora sto meglio: sono stato fortunato. Chivu uomo enorme, Lautaro anima interista"

L'ex patron nerazzurro, il Presidente per eccellenza, intervistato da Il Giorno

di Redazione

Il Presidente ha tenuto tutti in apprensione in quella coda di estate che lo ha visto ricoverato in ospedale per una polmonite che gli aveva procurato una grave crisi respiratoria. Un mese di degenza e poi, finalmente, il ritorno a casa. Oggi Massimo Moratti sta bene e raccoglie tutto l'affetto che gli è dovuto, godendosi in questo ultimo scampolo di 2025 il primato in classifica della sua Inter: "Come sto? Meglio, direi decisamente meglio" ha raccontato in una intervista concessa a Il Giorno. "Ci sono stati giorni molto complicati, ma posso anche dirvi che in ospedale praticamente non mi sono reso conto di quanto fosse successo. Quando mi hanno estubato ho cominciato a capire, poi mi è stato raccontato tutto. Credo di essere una persona molto fortunata, capitata nelle mani giuste".

Una persona fortunata, si definisce. Un uomo che nelle manifestazioni di affetto ricevute ha semplicemente raccolto il frutto del suo operato: "Ho trovato meraviglioso tutto questo affetto nei miei confronti da parte della gente, non è mai scontato. E ringrazio davvero di cuore i nostri supporter ma anche tutti gli ex calciatori, gli amici e gli sportivi che hanno fatto sentire la propria presenza accanto a me e alla mia famiglia. Ma il ringraziamento più grande va a tutti i medici e al personale sanitario, sono stati straordinari...».

Il focus, con il Presidente, non può però non essere sull'Inter: "Siamo a metà stagione, ma almeno in campionato mi pare di poter dire che sia la squadra più completa. Gioca bene, ha cuore e coraggio, fa divertire, è un gruppo molto unito. Qualche sconfitta ci può stare ma l’Inter è in grado di fare strada in tutte le competizioni: più passano le partite e vince e più questa squadra dà la sensazione di poter sempre migliorare. E poi abbiamo un grande capitano".

Sì, Lautaro Martinez, sempre più erede del suo Javier Zanetti: "Giusto che sia così. Lautaro si dimostra leader vero, non solo un fuoriclasse. Uno come lui è il capitano ideale per una squadra come la nostra, incarna la vera anima interista".

Parole che pesano. Così come quelle su Cristian Chivu: "Personalmente non ho mai avuto alcun dubbio, Chivu sarà pure stata una scommessa ma possiamo dire fin qui azzeccatissima. E poi ho avuto Cristian calciatore, sul campo era bravissimo e di immensa utilità per l’allenatore. Ma ha sempre avuto grandi qualità umane: ricordo che andava nei campi rom del Milanese a fare lezioni d’italiano ai ragazzi. Chivu non è stato solo un ottimo calciatore e ora un bravo allenatore, per me è un uomo di spessore enorme, dalla cultura straordinaria, capace di unire intelligenza e sensibilità fuori dal comune. E poi ci capitava di fumare una sigaretta insieme, anche per questo con lui vado molto d’accordo".