"I miei obiettivi al momento sono modesti. Non voglio pretendere troppo da me stessa. Per ora mi basta riuscire a giocare senza dolore e portare a termine le partite. Quando sei al top, è quasi impossibile che il tuo obiettivo sia 'solo' vincere un turno, ma in questo momento so che è molto difficile tornare dopo un infortunio del genere". Così, in un'intervista a Sport.cz., Karolina Pliskova, attuale n.1.056 del ranking, che nella stagione appena andata in archivio - rientrata solo a settembre dopo un anno di stop per un serio infortunio alla caviglia sinistra che a lungo le ha quasi impedito di camminare - ha giocato solo tre match in WTA 125 vincendone soltanto uno. Pliskova aveva già pensato di chiuderla qui con il tennis, ma poi è tornata sui suoi passi: "Pensavo che non sarei stata in grado di tornare a giocare bene negli Slam - aggiunge -. Stavo molto male, mi chiedevo se ne valesse la pena. Non solo mi faceva male la caviglia, ma anche la schiena e il braccio. Mi faceva male tutto, non sapevo se avesse senso. Mi sono presa spazio e distanza e ho iniziato a lavorare e ad allenarmi in modo diverso. Per questo mi sono detta che volevo riprovarci all'inizio del 2026".
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