
Lazio, il primo regalo è Insigne: Sarri trova il vice Zaccagni e un falso 9 "alla Mertens"
Nonostante qualche dubbio in società, il tecnico è stato accontentato: l'ex Toronto era una sua richiesta esplicita

Un atto dovuto. Dopo le pene del mercato estivo, Maurizio Sarri può finalmente accogliere il primo acquisto dal suo ritorno alla Lazio. E proprio il ritorno è un concetto fondamentale in questa operazione: Lorenzo Insigne torna alla corte del Comandante. Un binomio, quello formato dal tecnico toscano e dall'esterno azzurro, che ha fatto per anni le fortune del Napoli.
REGALO A SARRI
Insigne non era un profilo particolarmente apprezzato dai vertici biancocelesti: l'ennesimo ultra 30enne, il 12esimo in rosa per la precisione, che non rientra esattamente nel piano di ringiovanimento pensato a Formello. Lorenzo però è stato considerato come una sorta di regalo di risarcimento proprio a Maurizio Sarri dopo le brutte sorprese riservate dal mercato estivo. E Insigne stesso ha fatto un investimento importante sulla chiamata della Lazio. Il classe '91 in estate si è svincolato dal Toronto, dove aveva giocato nelle ultime tre stagioni, e ha aspettato che i biancocelesti potessero tesserarlo: in questi mesi sono arrivate tante chiamate, ma Lorenzo non ha voluto ascoltarle, fedele alla parola data a Sarri.
VICE ZACCAGNI O FALSO 9
Nell'idea di Sarri però, l'esterno napoletano potrebbe risolvere due problemi di organico alla Lazio: il primo è andare a coprire il buco alle spalle di Mattia Zaccagni, che fin'ora non aveva un vero e proprio alter ego. Il secondo è una visione del tecnico biancoceleste: Insigne falso 9, sulla falsa riga di Dries Martens negli anni di Napoli. Un ruolo che l'azzurro non ha mai ricoperto in carriera ma, del resto, neppure il maghetto belga aveva mai giocato punta prima di riscoprirsi con Sarri vero e proprio bomber.
USCITA IN ATTACCO?
Se davvero in questo mese Insigne dovesse dare risposte convincenti come falso 9, la Lazio potrebbe valutare seriamente la cessione di Taty Castellanos. Nelle ultime settimane sull'argentino c'è stato un forte pressing del Flamengo, ma il club brasiliano non si è mai avvicinato alla richiesta da 30 milioni di Lotito, oltre a non convincere del tutto il calciatore. Nonostante l'ingaggio messo sul piatto sia molto importante, circa il doppio rispetto quanto percepito a Roma, Castellanos preferirebbe rimanere in Europa.