La campionessa olimpica di Londra 2012 Shelly-Ann Fraser-Pryce si conferma la regina assoluta dela velocità. Ai Mondiali di Pechino la 28enne atleta giamaicana conquista infatti il suo terzo oro iridato, dopo quelli di Berlino 2009 e Mosca 2013, vincendo la finale dei 100 metri in 10"76 davanti alla campionessa europea di specialità, l’olandese Dafne Schippers (10"81 e record nazionale), e alla statunitense Tori Bowie (10"86).
Dopo il successo di Usain Bolt sulla stessa distanza, la Giamaica sale dunque sul gradino più alto del podio anche tra le donne, confermandosi così vera e propria fucina di velocisti. Splendido l'assolo della Fraser-Pryce, ai blocchi di partenza con l'ormai consueto omaggio floreale intrecciato tra i lunghissimi capelli verdi: sul traguardo di Pechino, dove già conquistò il suo primo oro olimpico nel 2008, la campionessa caraibica sfreccia in 10"76 (seconda prestazione mondiale dell'anno) contenendo la rimonta della campionessa europea Dafne Schippers che in 10"81 firma il nuovo primato nazionale olandese. Sul podio anche la sorprendente statunitense Tori Bowie (10"86) davanti all’altra giamaicana Veronica Campbell-Brown, quarta in 10"91.
Delusione in pedana, invece, per il primatista mondiale del salto con l'asta Renaud Lavillenie. Alla quarta partecipazione in un Campionato mondiale, il francese fallisce ancora l'assalto all'oro iridato fermandosi a una modest0 - almeno per lui - 5,80 metri, misura centrata al primo tentativo ma vanificata con i tre nulli a quota 5,90 metri, superati invece al terzo tentativo dal campione in carica, il tedesco Raphael Holzdeppe. Meglio di lui, però, riesce a fare il sorprendente canadese Shawnacy Barber, che supera l'asticella dei 5,90 metri al primo tentativo e conquista l'oro a soli 21 anni.
Tutto keniano il podio dei 3000 m siepi: medaglia d'oro per il fenomenale Ezekiel Kemboi in 8'11"28 (quarto titolo iridato consecutivo), argento a Conseslus Kipruto in 8'12"38 e bronzo a Brimin Kiprop Kipruto (8'12"54). Keniano anche l'oro dei 10000 metri donne, dove la campionessa di Daegu 2011, Vivian Cheruiyot, trionfa in 32'41"31 davanti all'etiope Gelete Burka e alla statunitense Emily Infeld. Inno colombiano, infine, per il salto triplo femminile: Caterine Ibarguen vola a 14,90 metri, misura che le consente di mettersi al collo la medaglia più preziosa, argento per la sorpresa israeliana Knyazyeva-Minenko (14,78 metri, record nazionale) e bronzo per òa kazaka Olga Rypakova che all'ultimo salto piazza un 14,78 metri superando di un solo centimetro la sfortunata bulgara Gabriela Petrova.