Nessuna sanzione e nessun provvedimento disciplinare da parte della Football Association nei confronti di Jake Livermore, 25enne centrocampista dell'Hull City, risultato positivo alla cocaina in un test dello scorso maggio, pochi giorni dopo la morte del figlio appena nato. La FA ha riconosciuto al calciatore inglese, che rischiava una squalifica per doping di due anni, "straordinarie" circostanze attenuanti.
Livermore, prelevato dall'Hull City nell'estate del 2014 per 8 milioni di sterline, ha rischiato persino il licenziamento da parte del club, che lo aveva immediatamente sospeso dopo la positività.
La Fa si è trovata di fronte ad un dilemma morale: se squalificare il giocatore (che rischiava una sospensione fino a due anni) oppure riconoscergli le attenuanti per la tragedia appena vissuta. Oggi la sentenza, che consentirà a Livermore di continuare la sua carriera di calciatore. Quando il buonsenso prevale sulle regole.