Nella prima giornata della fase a gironi d'Europa League, la Lazio si fa raggiungere dal Dnipro in pieno recupero e butta via due punti che sembravano già in tasca. In Ucraina, la squadra di Pioli trova l'1-0 grazie alla rete di Milinkovic-Savic, che al 34' segna di testa sugli sviluppi di una punizione battuta da Kishna. Al 93', però, i biancocelesti si dimenticano di Seleznyov, che infila Marchetti per l'1-1 finale.
LA PARTITA
Dovrà servire come lezione, perché in Europa non puoi concederti di mollare un solo secondo e se lo fai paghi un conto pesantissimo. La Lazio, in casa di una delle due finaliste della scorsa edizione, fa la partita e subisce pochissimo. E' ordinata e gestisce il ritmo, punge appena accelera ma non affonda la lama. E all'ultimo istante del match, quando il terzo dei tre minuti di recupero è appena terminato, la squadra si ferma, Hoedt dimentica Seleznyov e il Dnipro trova l'1-1 che pietrifica gli uomini di Pioli.
La Lazio offre un primo tempo di notevole livello: si vedono carattere, solidità, qualità e maturità. Matri, al centro dell'attacco, si muove con astuzia ed è sempre in agguato, pronto a sfruttare il servizio degli esterni (F. Anderson e Kishna) o le verticalizzazioni del centrocampo, dove Parolo comanda con intelligenza e personalità. Molto bene anche la difesa, che non concede alcuna occasione e tiene corta la squadra. Il gol, più che meritato, arriva al 34' sugli sviluppi di una punizione: Kishna crossa al centro dell'area e trova l'inserimento di Milinkovic-Savic, che ruba il tempo a Douglas e supera Boyko di testa.
Il Dnipro, privo del sostegno dei tifosi (si è giocato a porte chiuse), fatica a costruire gioco e nella ripresa rischia più volte di affondare, ma alla Lazio mancano concretezza e cattiveria negli ultimi 20 metri. E mentre si scivola verso il finale di gara, gli ucraini decidono di cominciare a giocare e spingono a tutta negli ultimi 10 minuti: tanto basta per mandare in tilt i biancocelesti, colpiti qualche secondo oltre la fine del tempo di recupero. Per diventare una grande squadra bisogna passare da prove di questo tipo. Soprattutto, bisogna saperle superare.
LE PAGELLE
Matri 6 - Si muove tanto e bene, crea spazi e occasioni per segnare. Sotto porta, però, non è letale.
Milinkovic-Savic 7 - Importante lavoro sulla trequarti, dove dà un prezioso contributo in fase offensiva e da dove si abbassa con intelligenza per aiutare i compagni quando bisogna difendere. Fisico imponente, inserimento da manuale in occasione del gol.
Hoedt 5 - Concentrato e sicuro per quasi tutta la partita. Stacca la spina nel recupero e dimentica Seleznyov al momento dell'1-1.
Douglas 5 - Si aiuta col fisico per tamponare gli errori tattici, ma non basta. Milinkovic-Savic gli ruba il tempo sull'1-0.
Leo Matos 6,5 - Rapido e vivo. Ha il merito di non arrendersi fino alla fine: l'assist per che vale il pari è suo.
IL TABELLINO
DNIPRO-LAZIO 1-1
Dnipro (4-2-3-1): Boyko 6,5; Fedetskiy 6 (16' st Ruiz 6), Douglas 5, Gueye 6, Anderson Pico 6; Edmar 5,5 (41' st Bruno Gama sv), Fedorchuk 5 (1' st Danilo 5,5); Matheus 6, Rotan 5,5, Leo Matos 6,5; Seleznyov 6.
A disp.: Shelikhov, Tomecak, Luchkevych, Cheberyachko. All.: Markevych 6
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 6; Konko 6, Hoedt 5, Gentiletti 6, Radu 5,5; Onazi 6, Parolo 6,5; F. Anderson 6, Milinkovic-Savic 7 (44' st Mauri sv), Kishna 6 (32' st Candreva sv); Matri 6 (32' st Keita sv).
A disp.: Berisha, Basta, Lulic, Cataldi. All.: Pioli 5,5
Arbitro: Hunter (Irlanda del Nord)
Marcatori: 34' Milinkovic-Savic (L), 49' st Seleznyov (D)
Ammoniti: Hoedt, Milinkovic-Savic, Radu (L); Matheus, Ruiz, Edmar (D)
Espulsi: -